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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'attacco

In aula Angela Marcianò boccia duramente il bilancio comunale

L'intervento della consigliera di minoranza presidente di Impegno e Identità durante l'ultima assemblea

La consigliera di minoranza Angela Marcianò è intervenuta su Dup (documento unico di programmazione) e bilancio di previsione in occasione della seduta del consiglio comunale di lunedì scorso, affrontando la tematica con una severa ma circostanziata critica, fatta di cifre e osservazioni puntuali. "Quest’anno - ha affermato - ho deciso di abbandonare valutazioni sui numeri, che restano, salvo poche eccezioni, molto preoccupanti. Dopo i diversi confronti nelle commissioni consiliari, vi invito oggi a smentire l’assunto che il Documento programmatico sia solo un contenitore vuoto, abbellito da qualche frase ad effetto che, però, tradisce numerosi obiettivi strategici ’copia e incolla’, taluni più adatti a metropoli come Milano, altri funzionali a spacciare la programmazione di servizi minimi essenziali, quindi di attività che dovrebbero essere ordinarie, per mete avveniristiche pensate da questa amministrazione. A Reggio, il Dup più rivoluzionario potrebbe essere sintetizzato in una frase: acqua nei rubinetti, raccolta rifiuti costante, strade asfaltate, tributi più bassi, equità sociale, sicurezza e controllo del territorio".

La giuslavorista che presiede il movimento civico Impegno e Identità ha poi motivato le ragioni alla base della sua bocciatura del bilancio di previsione portato in aula dalla giunta comunale: "Voto no al bilancio di previsione perché nelle diverse vommissioni consiliari ho espresso notevoli perplessità su diversi documenti che ne sono parte integrante. Tra l’altro, lo scorso anno parlavo di sofferenza della società Castore ed oggi se ne continua a discutere, nell’assenza totale di previsioni in bilancio per servizi fondamentali (penso alle dichiarazioni della dirigente che ci ha parlato di zero dipendenti in alcuni settori e di inesistenza di un capitolo di spesa per la manutenzione di tutta la cartellonistica pubblicitaria), la cui condizione di abbandono potrebbe mettere in serio pericolo la vita di tutti noi".

"Penso, ancora, al programma triennale delle opere pubbliche che riflette il disordine amministrativo complessivo di questa amministrazione. Assistiamo alla predisposizione di programmi triennali ed elenchi annuali, che contengono sempre le stesse opere che si ripetono da anni, ma che non vengono mai eseguite, con l’aggiunta di qualche rara novità o cambio di finanziamento". Sul fronte della tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, in particolare ha citato l'opera per interventi straordinari di rifacimento coperture in alloggi di proprietà comunale per vetustà e/o eliminazione di materiali contenenti amianto, "inserita già nel triennale del 2018, per la quale si prevedeva un avvio della procedura di affidamento nell’annualità 2022 ed invece, addirittura, risulta inserita (con una evidente discrasia) nell’elenco annuale allegato alla delibera di giunta con un importo di €. 0 e nel piano triennale con la somma di €. 100.000 sempre riferita al 2023, con l’aggravante che nella voce importo intervento si rinvia ad un generico 'finanziamento regionale da richiedere'.

Ai consiglieri comunali, ha proseguito, "non è stata comunicata la nomina di un referente specifico per il piano triennale, gli importi totali di spesa non sono corrispondenti tra schede ad uso interno e schede ufficiali, esistono casi in cui non sono individuati i rup delle opere e i finanziamenti risultano 'da ricercare'. Per molte opere di importo superiore al milione di euro ed inseriti nell’elenco annuale mancano i progetti approvati di fattibilità tecnica ed economica, per come previsto dall’art.3, comma 10 del DM n.14 del 16/1/2018".

"Forse un’opera - ha suggerito Angela Marcianò - descrive più di ogni altra questo buio momento storico che ci troviamo a vivere: il famoso Waterfront- Museo del Mare, per la cui realizzazione, nel quadro economico del 2015, era prevista una spesa complessiva di 53 milioni. Oggi costerà ai reggini molto più del doppio, ossia 129.500.000,00. Penso anche al ponte di Sant’Anna, del quale si discute ogni giorno in termini emergenziali e di cui troviamo, invece, nel piano triennale la previsione di spesa solo dopo il 2024".

L'intervento di Marcianò si è chiuso citando una risposta emblematica fra quelle incassate in commissione Bilancio. "Alla mia domanda: ’Si potrà finalmente abbassare la pressione tributaria’? La risposta è stata: Si potrebbe, ma servono due presupposti, ossia bisogna ridurre i costi e aumentare la riscossione generale" Ma come si fanno ad abbassare i costi per esempio del servizio idrico se fiumi di acqua potabile (che il comune paga) si perdono per le strade (distruggendole) e come si fa ad accertare chi non paga i tributi se non è stato mai effettuato un censimento  mirato? "

"Tradotto, si tratta di un’ammissione - è stata la naturale chiosa della professoressa - di cattiva gestione della Cosa pubblica, perché significa: ’Non sappiamo esattamente né come e né quando si potrà abbassare la pressione tributaria. In verità aspettiamo un miracolo’. Affidandoci alla preghiera: amen, Reggio Calabria"

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