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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il lutto / Galatro

Morto il giornalista Enzo De Virgilio, messaggi di cordoglio di Mancuso e Parisi

Nato a Galatro nel 1936, fu tra i primi iscritti nel sindacato Giornalisti Calabresi e tra i rappresentanti storici del giornalismo della regione

Giornalismo calabrese in lutto per la scomparsa di Enzo De Virgilio, per oltre trent’anni responsabile della redazione regionale dell’Agenzia Giornalistica Italia e successivamente dell’Asca e dell’Agenzia Calabria Notizie da lui fondata e diretta. Il giornalista di Galatro è morto stanotte a Catanzaro, sua città d’adozione, all’età di 87 anni. Un messaggio di cordoglio è stato espresso dal Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale della Calabria.  Scrive Mancuso: "Esprimo, a nome mio e del consiglio regionale che rappresento, sentimenti di cordoglio per la scomparsa del giornalista Vincenzo de Virgilio, alla guida dell' Agenzia Giornalistica Italia per tre decenni e protagonista, oltre che testimone scrupoloso, di numerosi eventi (anche sociali e culturali) che hanno segnato, nel bene e nel male, la storia contemporanea della Calabria. Alla sua famiglia e agli organismi rappresentativi della sua professione rivolgo sentite condoglianze". 

Nato a Galatro in provincia di Reggio Calabria il 18 maggio 1936, Vincenzo De Virgilio era giornalista professionista dal 3 febbraio 1963. È stato collaboratore del quotidiano Il Globo, ricevendo per un suo articolo su San Luca il “Premio Corrado Alvaro”, e fondatore e direttore del settimanale “Il Piccolissimo”.
Particolarmente presente e attivo negli organismi di categoria, De Virgilio è stato tra i primi iscritti al Sindacato Giornalisti Calabresi, fondato il 9 marzo 1974 da Raffaele Nicolò, con Franco Cipriani primo segretario, che successivamente ha assunto la denominazione di Sindacato Giornalisti della Calabria.
Il suo primo incarico sindacale è stato quello di commissario straordinario della sezione di Catanzaro. Eletto nel consiglio direttivo regionale, è stato vicesegretario e dal 1984 al 1987 segretario e consigliere nazionale della Fnsi. Ancora consigliere regionale dal 1991 al 1997, con Venturino Coppoletti segretario, dal 1990 al 1996 è stato consigliere dell’ordine dei giornalisti della Calabria e dal 2006 ad oggi revisore dei conti.
Profondo cordoglio per la scomparsa di Enzo De Virgilio viene espressa dal segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, per diciotto anni segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria. "Enzo De Virgilio - afferma Parisi - è stato uno dei padri nobili del giornalismo calabrese e degli istituti di categoria dei giornalisti. Uomo di grande cultura, sempre pronto a offrire il proprio contributo di idee e a battersi per i diritti dei giornalisti, è stato un collega corretto e leale in una giungla nella quale, purtroppo spesso, l’ingratitudine e la gelosia prevalgono sui buoni sentimenti di quanti lavorano per tenere alta la bandiera della professione e della qualità dell’informazione".

"Al figlio Alessandro e alla famiglia tutta – conclude Carlo Parisi – il commosso abbraccio e il ringraziamento di quanti hanno sempre trovato in Enzo non solo un prezioso collega, ma un fraterno amico, sempre pronto a stemperare e superare i problemi con una battuta e un sorriso. Barriere e ostacoli – mi ha detto l’ultima volta che ci siamo sentiti al telefono – albergano solo nella testa di quanti, per ovvi limiti, o non sono mai riusciti a vedere l’orizzonte oltre il proprio campanile o si illudono di fare fessi quanti, in realtà, fanno loro credere di esserlo".

Un ricordo di De Virgilio è giunto anche da Luigi Stanizzi, che ne parla come "uno degli ultimi grandi giornalisti calabresi". Secondo Stanizzi, "la sua Agi è stata una grande palestra per i giovani che si sono avvicinati a questa difficilissima professione, poco amata in una terra dove troppo spesso si preferisce il silenzio al rumore, ritenuto molesto, dell'informazione libera".

"Enzo De Virgilio - prosegue - oltre alla professione, ai suoi allievi ha insegnato il coraggio di scrivere senza condizionamenti, nei confronti di chiunque. Convinto che solo così giornali e giornalisti possono meritare autorevolezza e rispetto, ma anche il diritto di essere tutelati quando vengono ostacolati da potentati, incivili e/o criminali. De Virgilio lascia una grande eredità professionale in tutti quelli che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui. Grazie direttore, indimenticabile maestro di giornalismo".

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