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Sabato, 27 Aprile 2024
L'affondo

Natale, Cardia e Neri: "A Sviprore 340 mila euro, come verranno spesi questi soldi pubblici?"

I consiglieri della Lega: "Associazioni e periferie tagliate fuori. Per la prima volta il Comune di Reggio non pubblica le manifestazioni d’interesse per le nostre associazioni impedendo di fatto di proporre iniziative natalizie"

"A Sviprore 340 mila euro per il Natale: come verranno spesi questi soldi pubblici? Associazioni e periferie tagliate fuori, per la prima volta il Comune di Reggio non pubblica le manifestazioni d’interesse per le nostre associazioni impedendo di fatto di proporre iniziative natalizie".

Così il consigliere comunale Mario Cardia e il consigliere metropolitano Armando Neri della Lega che in un comunicato aggiungono: "Tutte le famiglie e i bimbi di Reggio hanno il diritto di vivere con gioia il Natale ed è dovere dell’amministrazione creare in città la giusta atmosfera e provvedere all’organizzazione degli eventi festivi, come accade in tutte le città d’Italia.

Siamo ormai a dicembre e, a differenza di quanto avviene nel resto del Paese, nella nostra città non c’è l’ombra di luminarie, di eventi, né di villaggi di Natale o mercatini. L’atmosfera natalizia, purtroppo, a oggi non esiste. C’è però il Natale degli annunci e degli affidamenti milionari a Sviprore, società della Città metropolitana, a cui proprio l’ente di Palazzo Alvaro ha affidato di recente ben 340.000 euro per l’organizzazione, gestione e realizzazione del Natale nel Comune di Reggio Calabria".

Secondo Cardia e Neri "con questa scelta, - il sindaco ha di fatto bocciato politicamente l’operato della sua stessa squadra e quindi degli assessori e dei consiglieri comunali delegati, sostituendoli e relegandoli a ruolo di meri spettatori, ha mortificato il lavoro delle commissioni consiliari, in particolare della commissione attività produttive.

Sono stati bocciati ingiustamente anche gli uffici comunali, i cui dipendenti hanno invece sempre lavorato con dedizione per produrre i bandi per le festività Natalizie. L’affidamento alla Sviprore è di ben 340.000 euro di soldi pubblici, che serviranno per le luminarie, i concerti, gli artisti, i DJ, gli addobbi. Davvero moltissimi soldi pubblici.

La domanda però è una: come verranno scelti i fornitori delle installazioni natalizie e gli operatori, gli animatori, gli artisti, che erogheranno i vari servizi previsti nel progetto del Natale affidato a Sviprore? Quale sarà il criterio che verrà adottato per spendere 340.000 euro di soldi pubblici?

Per quale motivo la convenzione non prevede alcuna iniziativa per le periferie del nostro territorio? Essendo soldi dei contribuenti, la legge impone che i contraenti ed i fornitori vengano scelti mediante procedure ad evidenza pubblica, ma ancora non se ne vede traccia. Quando si provvederà a fare le procedure di gara per scegliere a chi affidare i servizi? Ma c’è di più".

La deliberazione

"La deliberazione del Consiglio metropolitano che affida a Sviprore il Natale a Reggio Calabria ha di fatto tagliato fuori le esigenze dei cittadini, delle associazioni, dei commercianti, degli ambulanti che vorrebbero, invece, essere protagonisti del Natale nella propria città, offrendo come hanno sempre fatto un contributo in termini di idee, proposte, progetti. Nulla di tutto ciò".

I consiglieri aggiungono inoltre che: "Nella deliberazione di affidamento dei 340.000 euro a Sviprore a un certo punto si legge che “è emersa la necessità che il Comune di Reggio Calabria selezioni, vista la competenza territoriale, gli operatori economici ai quali assegnare gli spazi previsti nei villaggi tematici (casette in  legno) dislocati nelle principali piazze del territorio comunale, previa pubblicazione di specifici avvisi pubblici”.

Ma di questi avvisi pubblici non c’è traccia, nonostante sia ormai dicembre. In assenza di chiarezza, l’unica cosa che pare certa è che chi intende allestire uno spazio espositivo a Natale, quest’anno – a differenza degli anni passati – dovrà pagare anche il suolo pubblico, quindi un’ulteriore mazzata su quelle categorie produttive che attendono le festività natalizie per lavorare. In attesa del terzo tempo che non verrà, l’unica cosa azzerata è la partecipazione.

Una decisione politica che ha dunque un sapore “commissariale”, compiuta alla “marchese del grillo” in Città metropolitana scavalcando ogni livello di confronto, persino le stesse Commissioni Consiliari, i cittadini e le associazioni. Una decisione che non spiega, a oggi, con quali criteri di scelta verranno affidati e spesi ben 340.000 euro di risorse pubbliche. Per essere bello, il Natale deve essere luminoso e trasparente. E a oggi non è così".

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