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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Intitolazione PalaBenvenuti: l'omaggio del sindaco allo storico coach neroarancio

Falcomatà: "Il ricordo di Gianfranco Benvenuti è la testimonianza di quanto abbia contribuito alla crescita di Reggio Calabria e del suo tessuto sociale e sportivo”

Il Palasport di Largo Botteghelle  da oggi è il “PalaBenvenuti” in ricordo del coach della grande Cestistica Piero Viola che sotto la guida del tecnico livornese ottenne l'indimenticabile promozione dalla serie B alla serie A2 e dalla serie A2 alla massima serie del basket italiano.

Il sindaco Falcomatà, in occasione della cerimonia di intitolazione, promossa dall'Associazione Viola Inside, ha voluto ricordare un allenatore importante per la crescita di Reggio, città sportiva. “Quando si parla di persone come Gianfranco Benvenuti si è soliti parlare di “allenatori di pallacanestro.Tutta la sua vita, infatti, è stata dedicata all’attività del basket a cavallo tra gli anni cinquanta ed il finire dello scorso millennio ma, analizzando l’evolversi della storia della nostra città è doveroso evidenziare aspetti che hanno reso l’allenatore livornese un vero e proprio “progettista” positivo della Reggio Calabria sportiva"  ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà.

"Gianfranco Benvenuti, infatti, per Reggio Calabria - continua il primo cittadino - non è stato solamente un classico allenatore di basket, tra palloni in cuoio, sudore e sacrifici, vittorie e sconfitte, soddisfazioni e canestri. Le sue capacità di lungimiranza e visione verso il futuro si sono palesate positivamente negli anni successivi creando un modello positivo di fare sport legato alla crescita del territorio e delle figure che lo compongono".

Il sindaco scorre i ricordi del tempo:  "I meriti sportivi sono indiscutibili e hanno il proprio punto di massima nella storica promozione in A1 della Cestistica Piero Viola del Giudice: Massimo Bianchi era il regista, il totem Hughes agiva sotto canestro e l’italo-americano Campanaro realizzava un canestro dopo l’altro costruendo ricordi sportivi indelebili dello sport reggino, calabrese e meridionale. Accanto ai successi sportivi, però, è doveroso sottolineare il lavoro “dietro le quinte” dell’allenatore: i meriti gestionali e d’indirizzo del coach, consigli preziosi nell’agire senza mai fare “il passo più lungo della gamba” alla dirigenza dell’epoca coordinata magistralmente dal giudice Viola, una capacità eccezionale di fornire un “imprinting” ad una creatura sportiva che in quegli anni riuscì a strabiliare l’Italia dei canestri".

In quel periodo scrive Falcomatà: "Le pagine dei giornali nazionali, le redazioni di tutta Italia erano abituate a parlare di Reggio Calabria esclusivamente per le tristi vicende legate alla cronaca nera e giudiziaria: grazie alla Viola di coach Benvenuti, Reggio trasferì sui media notizie positive ed entusiasmanti rappresentate dalla “Stella del Sud”, la stella nero-arancio. Il marchingegno architettato era tutt’altro che improvvisato: La lungimiranza sugli impianti, patrimonio che ancora oggi rappresenta tanto per questa città, la favola della creazione del Palazzetto di Botteghelle, impianto costruito grazie alla forza della Città a tempo da record e tante “piccole-grandi” missioni riuscite che, ancora oggi, rappresentano tanto per la Città di Reggio Calabria".

La mission di costruire una scuola di allenatori da parte di coach Benvenuti è riuscita, continua il sindaco: "Cittadini seri, capaci e volenterosi sono diventati professionisti (anche di altissimo livello in ambito nazionale ed internazionale) costruendo dalle fondamenta uno dei settori giovanili più importanti d’Italia. Lo stesso settore giovanile ha creato uomini prima che atleti in grado di affermarsi in ogni ambito professionale. Erano gli anni ’80 e “Largo Botteghelle” fremeva di passione, proprio quella location che da oggi porterà il suo nome".

Ricordi indelebii ritornano alla mente: "Bandiere sventolate, file interminabili ai botteghini per potere assistere ad una sfida giocata alla pari contro i campioni della serie A, una musica indimenticabile rappresentata dal “rumore” romantico di spalti in legno “calpestati” al grido di “Viola-Viola”. Il PalaBenvenuti e la sua intitolazione - conclude Giuseppe Falcomatà -sono la testimonianza di quanto e come, il professionista livornese abbia contribuito alla crescita di tutti noi, alla crescita di Reggio Calabria e del suo tessuto sociale e sportivo”.

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