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L'intervento

Aeroporto, Chindemi a Filt Cgil: "No sentenze ma contributo al dibattito pubblico"

Il presidente della task force replica dopo il duro intervento del sindacato, che aveva individuato responsabilità e colpevoli locali nella crisi del Tito Minniti

All'aeroporto dello Stretto non serve una ricerca di colpevoli e responsabilità ma il contributo concreto a un dibattito pubblico con l'obiettivo di salvare lo scalo dal destino della chiusura. E' questo il senso della nota diffusa dall'avvocato Salvatore Chindemi, presidente della task force cittadina per l'aeroporto Tito Minniti, in replica all'intervento di Filt Cgil. "Una sigla sindacale - scrive Chindemi - esce, improvvisamente, allo scoperto sollevando polveroni, chiaramente finalizzati a creare una strumentale disinformazione. Nelle sue dichiarazioni pubbliche - continua - la Filt Cgil lamenta un decadimento complessivo delle rappresentanze: come non concordare. Ma una forma di decadimento, forse la più subdola e deprecabile, non è, forse, rappresentata proprio da una colpevole e neanche tanto velata mistificazione dei fatti?"

Sottolinea l'avvocato Chindemi: "La convocazione delle rappresentanze istituzionali per le problematiche dello scalo reggino è nata, ovviamente, dall'iniziativa del sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace, proprio in virtù del suo ruolo istituzionale. L'assunto, quindi, che altri e segnatamente la task force, si sia arrogata questo ruolo, nasce da una distrazione o da un tentativo maldestro di delegittimazione di chi tenta di arginare lo strapotere della Sacal e delle sue politiche di affossamento dello scalo reggino a tutto vantaggio dello scalo lametino".
"Invece di esercitare maldestri ruoli tribunalizi - aggiunge Chindemi - individuando colpevoli a destra e a manca ed emettendo sentenze di colpevolezza con motivazioni frutto di suggerimenti di vecchi e nuovi registi, questa prestigiosa sigla sindacale, si faccia promotrice di un dibattito pubblico, esteso alla più larga rappresentanza possibile e nella sede ritenuta più idonea, ove i soggetti, e non le sigle, possano dibattere, alla luce del sole, le vere questioni in campo". Ovvero, ricorda il presidente della task force, "la storia autentica della concessione trentennale alla Sacal della gestione del tre scali calabresi; e della richiesta della Metrocity di ingresso nel capitale di detta società e di chi lo ha impedito, chi ha consentito prima e poi chi ha sventato l'operazione di acquisto, da parte di privati, del pacchetto di maggioranza della Sacal, con il conseguente allontanamento dell'ad De Metrio, oltre a tante altre interessanti questioni, riguardanti lo scalo, più o meno misteriose".
Conclude Chindemi: "La città ha esigenza di sapere chi realmente tenta di difendere i suoi interessi e chi invece intorbidisce le acque colludendo, oggettivamente, con i portatori di altri interessi. Si scelga il tempo ed il luogo di questo dibattito pubblico sulle problematiche aeroportuali, avendo cura di concentrarsi soprattutto sulle azioni concrete da mettere in campo, sollecitando la presenza dei soggetti decadenti e non sigle più o meno anonime e, soprattutto, si raccomandi di venire preparati sulle questioni con dati reali e non con ricostruzioni più o meno suggerite o fantasiose". 

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