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Domenica, 28 Aprile 2024
La visita dell'ad della Stretto di Messina / Villa San Giovanni

Ponte sullo Stretto, Ciucci a Villa: "Progetto sempre aggiornato per tutta la durata dei lavori"

L'ad della società di gestione ha presentato il progetto ospite dell'amministrazione di Giusy Caminiti, replicando alle critiche sulle 68 osservazioni dei tecnici

A Villa San Giovanni Pietro Ciucci ha trovato un ambiente decisamente meno battagliero che in Sicilia. Ospite dell'amministrazione per presentare il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, l'ad della Stretto di Messina è stato accompagnato da progettisti e tecnici della società, insieme a lui pronti a replicare su tutti i temi di discussione sulla grande opera, dagli aspetti costruttivi e i cantieri, alla sicurezza, l'impatto ambientale e il cronoprogramma.

Reduce dall'accesa contestazione messinese di ieri, fuori dal municipio di Villa Ciucci è stato atteso da un unico manifestante di area no ponte. La presenza vigorosa di Piero Idone del Wwf è stata simbolica e scenografica (maglietta rossa con slogan e campanella suonata al grido di "svegliatevi"), ma non ha scalfito la sicumera dell'ad della società di gestione dell'infrastruttura oggi all'ultimo miglio prima dell'avvio dei cantieri. 

Due sono stati questa mattina gli appuntamenti villesi dell'amministratore delegato, prima in commissione comunale territorio e poi con i sindaci dell'area calabrese dello Stretto, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e la vicepresidente della giunta regionale Giusi Princi, affiancata dalla partecipazione telefonica dell'assessora regionale ai trasporti Emma Staine.

Si parte in estate ma "non gru e ruspe, ci sono tanti interventi preliminari"

Ciucci ha ribadito l'inizio dei lavori in estate, precisando con i cronisti che "non significa avere subito ruspe e gru, si partirà con interventi preliminari come la bonifica delle aree, le indagini archeologiche e la soluzione delle interferenze che già ci sono state segnalate dai territori". Il ponte in sé è lungo poco più di tre chilometri, ma il manager ha ricordato ce ne sono altri 40 di opere di collegamento e gallerie. E' la rete di questi lavori a chiudere il cerchio degli oltre 12 miliardi stanziati per realizzare l'attraversamento stabile dello Stretto: "Un progetto ponte che è molto più del solo ponte, e questo giustifica una copertura finanziaria che è assicurata per tutti i lavori e sarà suddivisa tra i vari interventi". Un investimento deluxe ma considerato sicuro volano di sviluppo per il Sud: a dimostrarlo è il ritorno economico atteso, 4 miliardi di valore netto.

Inevitabili le domande dei giornalisti sulle 68 osservazioni del comitato scientifico, ma Pietro Ciucci ha liquidato la questione come "equivoco". La Stretto di Messina è ripartita dal progetto del 2011 "come ha stabilito la legge" e quelle dei tecnici (che hanno dato parere positivo all'unanimità) sono "raccomandazioni già condivise con la società anzi io le definirei opportunità per migliorare e attualizzare il progetto. Saranno ottemperate in sede di progetto esecutivo prima di aprire qualunque cantiere, ma questo continueremo a farlo per tutta la durata dei lavori. Il ponte richiederà otto anni di lavoro - ha aggiunto - ed è chiaro che in questo lungo periodo il progetto sarà aggiornato perché ci saranno nuovi studi e ricerche su vento, terremoti e tecnologie, che seguiremo e applicheremo". Lo stesso progetto del 2011, è stato ricordato in commissione, basa i suoi fondamenti sullo storico in materia, recependo la corposa esperienza internazionale nella realizzazione di ponti sospesi. 

Espropri, sul versante reggino le sole abitazioni abbattute saranno 150

La società ha un incarico trentennale per il Ponte sullo Stretto, ma l'infrastruttura è stimata almeno bicentenaria. Una lunghissima vita che sarà inagurata dall'apertura al traffico nel 2032, data che Ciucci ritiene si possa rispettare. Le prossime tappe saranno la chiusura della valutazione di impatto ambientale, la conferenza dei servizi con enti e attori dei territori coinvolti e l'esame del progetto da parte del Cipess. Uno snodo cruciale, la riunione è fissata il 30 giugno, per gli espropri nelle aree di costruzione del ponte, subordinate alla dichiarazione di pubblica utilità prevista in quella sede e la cui procedura di richiesta . "Non serve creare pathos - ha spiegato Pietro Ciucci - su un argomento che sappiamo bene essere delicato per molte persone e sarà gestito con la massima attenzione". Tolte ditte e attività produttive, sul versante calabrese ci sono 150 case che dovranno essere abbattute e l'ad ha ribadito: "Nessuno dovrà lasciare la sua abitazione il 1 luglio, ci sarà un iter adeguato, dalla pubblicazione delle liste, la ricezione dell'avviso e la possibilità di ricorrere. Inoltre anche qui, come a Messina, attiveremo un sportello per informare e assistere i cittadini che saranno coinvolti". Molti di loro, ha ammesso Ciucci, "dovranno abbandonare a case nelle quali abitano da molti anni e siamo consapevoli del disagio, che però sarà compensato da un indennizzo". 

Nell'audizione tecnica in commissione, i rappresentanti della Stretto di Messina hanno parlato anche della sostenibilità ambientale della grande opera, soffermandosi sulla tutela delle specie volatili e la fauna in relazione all'impalcato dei cantieri. Un altro approfondimento si è fatto sull'aspetto occupazionale, che prevede 30.000 assunzioni dirette annue a tempo pieno, a cui si aggiungono le 90.000 unità indirette e indotte.

L'incontro con gli amministratori e la preoccupazione del sindaco di Campo Calabro

La seconda parte della visita di Pietro Ciucci a Villa San Giovanni è stata dedicata al confronto con i sindaci. Con i cronisti la padrona di casa Giusy Caminiti ha tirato il freno sull'indiscrezione riguardo l'orientamento di parere negativo del suo Comune in conferenza di servizi. Rumors circolati dopo la pubblica assemblea di domenica scorsa, ma Caminiti ha così chiarito: "La posizione del Comune sarà esplicitata solo dopo la conferenza di servizi. Il Pd ha proposto una mozione per sollecitare il governo a discutere il progetto del ponte sulla base di una presunta mancanza di studi preliminari. Se fosse così chiaramente il nostro parere non potrebbe essere positivo, ma fuori da questo scenario abbiamo sempre detto che Villa San Giovanni vuole avere un approccio non ideologico ma concreto e operativo su un'opera che apporterà cambiamenti straordinari sul territorio".

In assemblea la sindaca ha invitato i colleghi a un'azione sinergica dei rispettivi uffici per arrivare preparati (e nei tempi previsti) alla conferenza dei servizi con osservazioni pertinenti e utili sul progetto. Nella consapevolezza che quella sarà l'ultima chiamata per giocare un ruolo attivo nella realizzazione del ponte. In questo senso è stato accolto con sollievo il contributo tecnico offerto in questa fase dalla Regione, per il quale è stato espresso impegno da Giusi Princi ed Emma Staine. In aula intervento non critico ma dichiaratamente preoccupato del sindaco di Campo Calabro, Alessandro Repaci, che ha evocato senza giri di parole le prospettive di uno stravolgimento della quotidianità e dei servizi nei territori interessati dai cantieri. "Il mio è un piccolo comune - ha detto - ma sarà interessato come Villa da un campo base del ponte, ed è oggi, prima di iniziare, che occorre pensare a come garantire che i cittadini non abbiamo problemi con l'acqua, le fognature, la viabilità interna. Non sono né favorevole né contrario al ponte - ha concluso - ma non posso nascondere la preoccupazione per quello che le comunità dovranno affrontare".

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