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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Continua il lockdown del Consiglio comunale, seduta in streaming e "democrazia sospesa"

La seduta consiliare è tornata a riunirsi online dopo la mancanza del numero legale della prima convocazione. Ad apertura lavori, l'aula virtuale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giovanni Falcone e degli agenti della scorta uccisi a Capaci

Dopo il rinvio per mancanza del numero legale, il consiglio comunale, convocato in sessione straordinaria, che non si riuniva ornai da più di tre mesi, anche a causa Covid, si è riunito questa mattina in modalità video-conferenza.

Ad apertura dei lavori, presieduti dal presidente Demetrio Delfino, l'aula virtuale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giovanni Falcone e degli agenti della scorta uccisi nell'attentato di Capaci, prima di iniziare la discussione preliminare con l'intervento del consigliere Massimo Ripepi che, nel porre l'accento sulla mancata convocazione da ben 3 mesi delle sedute consiliari, ha evidenziato la "sospensione della democrazia" di palazzo San Giorgio manifestando, a tal proposito, la necessità di riunioni in presenza. 

La risposta al consigliere di FdI arriva direttamente dal presidente Delfino che ribatte garantendo sull'attuale partecipazione e trasparenza dei lavori, trasmessi via streaming, attraverso i canali delle rete civica istituzionale.

In seguito all'inversione dell'ordine della trattazione, il consesso vota in prima battuta, all'unanimità, per l'introduzione dell'articolo 3 bis all'interno del regolamento comunale di polizia urbana. Si tratta del riconoscimento del diritto al gioco dei bambini all'interno di parchi, abitazioni e cortili condominiali, fatte salve le fasce orarie di divieto previste dai regolamenti civici. Seguono i 30 punti che riguardano il riconoscimento di debiti fuori bilancio che impegna l'aula per quasi tre ore.

Si è discusso di passività derivanti dalla presa d'atto di sentenze in cui l'ente è risultato soccombente in tema di risarcimento danni, espropri, ed acquisizione di beni e servizi al di fuori della gestione di bilancio ordinaria negli anni.  Il tutto per un ammontare complessivo di 5 milioni e 398 mila euro, come dichiarato a fine seduta dal consigliere relatore Rocco Albanese.  Infine il voto a maggioranza su tre punti che riguardano atti di acquisizione di beni confiscati al patrimonio dell'ente per essere destinati all'emergenza abitativa.   

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