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Villa, la maggioranza comunale dice basta: "Alle speculazioni strumentali e tendenziose"

I consiglieri intervengono dopo la nota delle associazioni della Re.Le., che in seguito all'operazione "Cenide" dei carabinieri, ha chiesto le dimissioni del Consiglio comunale

"In questo momento difficile, nel quale è corretto e giusto far prevalere il silenzio ed il lavoro al servizio della città siamo costretti ad intervenire per informare la comunità villese di quanto realmente sta accadendo contro le speculazioni strumentali e tendenziose che in queste ore imperversano e trovano ampio spazio, come sempre, nella stessa stampa di parte. Abbiamo da subito dichiarato e scritto che abbiamo piena fiducia, oggi più di prima, nella magistratura". Lo afferma con una nota la maggioranza al Comune di Villa San Giovanni, dopo l'operazione "Cenide" che nei giorni scorsi ha portato all'arresto del sindaco Siclari, di dipendenti comunali e dei vertici della Caronte & Tourist, e la richiesta di dimissioni da parte delle associazioni cha fanno parte di Re.Le.

"In un paese normale, - spiega ancora la maggiornaza consiliare - un rappresentante delle istituzioni non può accettare la rassegnazione lasciando spazio alle bugie e alle azioni speculative e strumentali che possono soltanto danneggiare il paese e i rapporti tra cittadini precipitando nell’accanimento e nell’ignoranza. Per questo non possiamo accettare, nel nome dei villesi, di continuare a subire attacchi da parte dei soliti detrattori che si nascondono dietro ipocrisia e falso moralismo.

Le regole devono essere rispettate sempre, non solo quando ci fa comodo o ne otteniamo un vantaggio.  Abbiamo ricevuto, a nostra sorpresa, diverse segnalazioni in base alle quali la maggior parte delle associazioni che fanno parte della Re. Le. non soltanto non sono state coinvolte, ma non sapevano nulla del contenuto del comunicato e soprattuto non lo condividono e si rifiutano di accettare l'indebito intervento politico e la posizione assunta, palesemente contro la legge in forza di una non meglio precisata questione morale". 

"Nessuno mette in discussione il principio di Legalità, né tanto meno il valore di un’associazione e la libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero. Siamo i primi a credere nella forza associativa e nell'importanza delle pubbliche manifestazioni, ma da politici che mettono al centro della propria azione la lealtà, la correttezza, la trasparenza e l’onesta, sentiamo necessario esprimere con forza l’inopportunità di una condanna, pregiudizialmente ed a mezzo stampa, verso chiunque diventi un nemico politico, così come nella fattispecie consideriamo scorretto e diffamante condannare a priori i 16 consiglieri eletti (di maggioranza e di opposizione) del Comune di Villa San Giovanni totalmente estranei da ogni azione giudiziaria e contro i quali vengono chieste da Re.Le., pubblicamente le dimissioni accusandoli di essere, sostanzialmente, dei "criminali che vanno mandati via per occupare quegli spazi" utilizzando in modo strumentale, addirittura, la frase pronunciata da chi rischia veramente la vita, ogni giorno nel nome della legalità e della Legge".

Re.Le. con quanto affermato, ha snaturato il nobile principio della “legalità” per il quale è nata l’associazione e ci sentiamo di rispondere che non siamo dei criminali, ma semplicemente politici, persone normali, giovani, padri e madre di famiglia dei quali, fino ad oggi, è “certificata l'innocenza o la non colpevolezza” e siamo imbarazzati e sorpresi dalle loro accuse. La legalità - concludono i consiglieri di maggioranza - la si vive ogni giorno con le proprie azioni e non c’è bisogno di dimostrare ad alcuna associazione la propria onestà. La legalità, sappiamo tutti, va vissuta nel rispetto di noi stessi, dei nostri cari e soprattutto del ruolo che ognuno di noi ricopre. 

Abbiamo, a suo tempo, espresso il nostro plauso all'iniziativa della Rete per la Legalità quando è nata, aderendo e partecipando, come Amministrazione e come privati cittadini alle manifestazione organizzate a Villa San Giovanni e siamo disposti a continuare a sostenerla se rimane estranea alle logiche di potere e della politica. Noi saremo in consiglio comunale, questo pomeriggio, lunedì 23 dicembre, alle ore 20, a svolgere con responsabilità, dignità e fierezza il ruolo che i cittadini ci hanno voluto assegnare e ad abbracciare affettuosamente tutti coloro che credono nell’onestà e nella giustizia e non si rassegnano alle speculazioni, alle strumentalizzazioni, ai linciaggi mediatici ed alle azioni di sciacallaggio". 

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