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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il poliambulatorio di Villa San Giovanni diventerà Casa della Comunità

E' quanto annunciano la sindaca Giusy Caminiti, la giunta e il gruppo consiliare "Città in Movimento"

Il poliambulatorio di Villa San Giovanni diventerà Casa della Comunità: la decisione, già deliberata, è stata comunicata dalla dottoressa Di Furia durante un incontro tenutosi il 20 febbraio nella sala consiliare, tra i sindaci dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto e il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria. 

E' quanto annunciano la sindaca Giusy Caminiti, la giunta e il gruppo consiliare "Città in Movimento". La riunione (presente con la commissaria anche l’architetto Beatino) è stata occasione per i presenti (Daniela Arfuso, Antonino Micari, Michele Filocamo, Domenico Romeo, Francesco Malata, Giovanni Verduci, Stefano Calabró, Marina Giglietta, Giusy Caminiti e Maria Grazia Melito) per rappresentare le criticità del settore, rispetto alle quali ciascuno ha espresso le proprie richieste in merito ad alcuni servizi delle strutture sanitarie presenti nei rispettivi territori.

"La dottoressa Di Furia - nel rappresentare l’importanza della coprogettazione tra Enti pubblici, terzo settore e associazioni di volontariato per una vera assistenza socio sanitaria, ha sottolineato la necessità di attuare l’assistenza territoriale sanitaria partendo dal potenziamento dei Poliambulatori designati a divenire Case della Comunità, tra cui quello di Via Zanotti Bianco a Villa San Giovanni,  oggetto di prossimi interventi con i fondi della missione 6 del Pnrr". 

"Per noi - si legge in una nota - è motivo di grande compiacimento il riconoscimento da parte della Direzione generale del ruolo di Villa San Giovanni come importante punto di erogazione di servizi sanitari territoriali, confermato non solo dal potenziamento dei servizi e delle ore di specialistica ambulatoriale presso il poliambulatorio, ma anche e soprattutto dalla designazione del nostro poliambulatorio quale sede di unità di continuità assistenziale “hub”, quindi presidio sanitario di spiccata rilevanza per il territorio che diventerà una "Casa della Comunità", dotata di tutti i servizi diagnostici di base e del centro prelievi". 

“Lo scorso anno - commenta a margine dell’incontro l’assessora Melito - l’Amministrazione aveva posto all’attenzione della dottoressa Di Furia la necessità dell’acquisto delle apparecchiature utili al potenziamento e all’efficientamento dei servizi specialistici del poliambulatorio, per il pieno espletamento di alcune branche specialistiche presenti (fisiatria, otorinolaringoiatria, oculistica, cardiologia, pneumologia).

È doveroso pertanto sottolineare come alcune di queste strumentazioni indicate e individuate dal confronto con i medici operanti nel Poliambulatorio siano prontamente state fornite, consentendo per esempio di offrire il servizio di ecocardiografia grazie all’acquisto della sonda idonea all’espletamento dell’esame.

Data l’importanza dell’applicazione della medicina di iniziativa e la sua capillarizzazione sul territorio, è fondamentale - continua la Melito - il ruolo delle Aft: saremo promotori di un incontro tra la direzione generale dell’ASP e i medici di medicina generale del territorio. Abbiamo già chiesto alla dottoressa Di Furia il ripristino a pieno regime del servizio di Assistenza anziani invalidi e handicappati (Aaih) e garanzie rispetto a un rapido turn-over dei medici di reumatologia e geriatria (che presto andranno in pensione), dermatologia (attualmente mancante per via del pensionamento della specialista) e medicina generale.

Già avanzata in passato anche la richiesta di diventare Punto di emergenza territoriale, con ambulanza o automedica in città. Al pari già avanzata anche la disponibilità alla collaborazione con ASP per il mantenimento dei servizi non più erogabili per le difficoltà strutturali dell’ospedale di Scilla. Infine - conclude l’assessora - non è mancato il confronto sul randagismo, settore cruciale della sanità nella sua concezione One Health: pur essendo stati fatti passi in avanti sul settore del randagismo canino con l’istituzione dei canili sanitari seppure provvisori (per i quali l’Amministrazione si era battuta fin dal proprio insediamento), rimane carente la gestione delle colonie feline sul territorio, per le quali Villa San Giovanni si è dotata della strumentazione per allestire la sala operatoria, che sarà messa a disposizione di tutto il comprensorio".

Sarà disponibile a breve, per i cittadini in difficoltà, la possibilità di effettuare sostituzione e revoca del medico attraverso uno sportello comunale, di prossima apertura.

"Infondate, dunque, le accuse mosse in questi giorni, anche dalla minoranza consiliare: il lavoro per la salvaguardia della salute pubblica è in atto da parte dell’Amministrazione fin dal momento dell’insediamento, non a caso il poliambulatorio di Villa San Giovanni, pur essendoci difficoltà temporanee legate alla carenza di personale per il normale turn-over lavorativo, risulta potenziato in ore e servizi per diabetologia, ortopedia, cardiologia, otorinolaringoiatria, avendo sempre tenuto presente il ruolo cardine di Villa San Giovanni come importante punto di snodo non solo per il traffico legato all’attraversamento dinamico dello Stretto, ma anche per la posizione strategica nell’assetto dei collegamenti con i comuni limitrofi".

"Il diritto alla salute - concludono la sindaca Giusy Caminiti, la giunta e il gruppo consiliare "Città in Movimento"- rimane inalienabile e da tutelare; la salute ha un valore e una dignità inestimabile e insostituibile in assoluto, a prescindere dalla realizzazione o meno di grandi opere sul territorio, ed è in quest’ottica che l’Amministrazione comunale ha lavorato e continuerà a battersi per tutto il proprio mandato". 

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