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Il caso del Natale Metropolitano

Casette natalizie, tasse non pagate e street food senza la Scia

In commissione si torna a parlare degli intoppi che stanno ostacolando il programma delle feste gestito da Sviprore

Torna in commissione il pasticcio del Natale Metropolitano, con l'audizione del funzionario responsabile del servizio occupazione suolo, Demetrio Malvi, sulla situazione dei villaggi di Natale. Con le famigerate casette vuote e chiuse, la città è diventata ormai fonte inesauribile di meme tragicomici, che servono a stemperare almeno un po' nell'ironia la corale indignazione dei reggini. 

La VI commissione sviluppo economico, attività produttive e turismo presieduta da Carmelo Versace stamattina ha interrogato Malvi per avere risposte sulle assegnazioni delle casette natalizie e i motivi burocratici per cui la maggior parte di quelle strutture continuano a restare silenziosi totem nel deserto di attività mai partite. 

Il caso più eclatante è quello di piazza Castello, dove il villaggio dello street food esiste solo sulla carta. Il blocco è dovuto (ancora oggi) al mancato pagamento della tassa per l'occupazione del suolo pubblico e delle Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) per la somministrazione di cibo e bevande. In piazza Italia invece i (pochi) artigiani presenti hanno pagato fino al 25 dicembre, data dopo la quale, come ha comunicato formalmente alle associazioni di categoria interlocutrici di Sviprore Michele Rizzo, amministratore unico della società, se non ci si metterà in regola dovranno abbandonare il villaggio, pena essere passibili di sanzioni. Dagli accertamenti degli uffici comunali era stato riscontrato che a piazza Duomo sulla tassa ci sarebbe già una morosità dallo scorso 18 dicembre: molti operatori infatti hanno sbaraccato e quelli che restano sarebbero in atto sanzionabili. Il funzionario ha però precisato che una seconda tranche del canone è stata corrisposta anche in questa sede, fino al 25 dicembre.

Stasera il primo spettacolo a piazza Castello, si tenterà di far partire anche lo street food

Rizzo ha sollecitato le associazioni perché siano espletati con massima urgenza tutti gli adempimenti per regolarizzare i villaggi e in particolare quello fantasma di piazza Castello, dove stasera è previsto il primo appuntamento di spettacolo, da programma il concerto live di Bart Laface e Gaetano Chiantella. In commissione Malvi ha precisato che tra poche ore il problema della Scia sarà risolto, mentre è tutto a posto per le autorizzazioni delle esibizioni degli artisti. Ma l'area street food nascerà comunque sotto una cattiva stella, perché il responsabile ha fatto sapere che in piazza Castello non si andrà oltre il 31 dicembre (data del veglione di capodanno all'aperto con i dj reggini). Per gli altri villaggi è confermata la presenza fino al 6 gennaio, ma ovviamente soltanto "se gli operatori continueranno a pagare", condizione che sembra non scontata. 

In commissione la minoranza ha ribadito il giudizio di totale fallimento del Natale targato Sviprore. Da Roberto Vizzari ad Armando Neri, e poi Ripepi, Caridi e De Biase, hanno nuovamente attaccato sulla spesa del montaggio delle casette e l'assurdità di allestirle prima di avere le autorizzazioni necessarie, sapendo che sarebbero rimaste inattive. Neri ha parlato senza mezzi termini di "danno erariale", e Saverio Anghelone ha richiamato l'attenzione sul coinvolgimento degli ambulanti, che avrebbero potuto essere salvifici a fronte dell'adesione scarna e contraddittoria dei commercianti appartenenti alle associazioni di categoria. 

Un'analisi obiettiva e certo non lusinghiera delle feste natalizie a Reggio è arrivata persino dal consigliere Giuseppe Sera, capogruppo del Pd in consiglio, il quale ha dovuto ammettere che "non è normale quello che sta succedendo in città, forse sarebbe il caso di togliere le casette e lasciare libera piazza Castello". Lo stesso Sera, per nulla tenero, ha annunciato la richiesta di una commissione per conoscere il criterio di selezione degli esercenti da parte di Sviprore, in assenza di un bando. 

Lo scontro politico resta acceso con al centro la figura del sindaco Giuseppe Falcomatà (per Ripepi imputato dello sfacelo natalizio con la sua decisione di scavalcare i delegati e affidare il programma delle feste a Sviprore), la cui attenzione è tutta per le prossime riunioni di trattative con il Pd e la riunione prevista oggi pomeriggio, che si spera sia l'ultima per arrivare a un accordo in vista della nuova giunta. 

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