Residenti vicini all'isola ecologica di Condera "tappati " doppiamente in casa
L'isola ecologica di Condera, nata come centro comunale di raccolta dei rifiuti, dopo quattro giorni dalla chiusura temporanea per evitare il contagio da Covid-19, si presenta come una discarica a cielo aperto, sia fuori, dove alcuni sconsiderati cittadini lasciano all'ingresso i propri "ricordi" ma soprattutto all'interno dove il degrado è imperante.
Cassonetti in disuso accatastati, montagne di materassi in bella vista e pochi container circondati da rifiuti di ogni genere .
In questo periodo di emergenza coronavirus, i reggini, residenti nei pressi dell'isola ecologica, devono fare i conti anche con questo ulteriore disagio ambientale.
Oltre le restrittive misure di stare a casa, le finestre delle abitazioni purtroppo sono sigillate per i cattivi odori che provengono dal centro raccolta.