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Ambizioni Viola, Laganà: "Ci auguriamo di salire in B, ma il basket va giocato sul campo"

Il presidente dei neroarancio ha parlato in esclusiva a ReggioToday per spiegare i motivi che l'hanno spinto ad intraprendere il progetto e gli obiettivi per la prossima stagione

Lo sport è passione, senza il sentimento primordiale che funziona come la benzina per un macchina, una palla non può rimbalzare in nessun campo da gioco. Business, introiti e affari devono essere sempre messi in secondo piano in ogni circostanza. Nel basket, così come in ogni altra attività fisica, ciò che conta è portare avanti un progetto con amore verso ciò che si sta facendo, cercando sempre di mettere davanti a tutto il bene della squadra. La Viola, purtroppo, è caduta più volte e rialzarsi dopo aver toccato il fondo non era affatto semplice. Solo la passione più vera e sincera, valore indissolubile, è riuscita a far rinascere la storica compagine. A capo di tutto ciò troviamo Carmelo Laganà, emblema delle motivazioni neroarancio.

Il presidente della nuova Viola è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per presentare il programma e fissare gli obiettivi nel breve, ma anche nel lungo periodo: "La volontà di sposare questo progetto - spiega Laganà - nasce dal fatto che qui (al Botteghelle, ndr) tanti anni fa seguivo una partita di basket con mia figlia e non ho mai smesso di stare vicino al mondo della pallacanestro. L'amore verso la squadra e la voglia di stare con ragazzi sinceri che non vogliono emergere per guadagnarsi un ruolo ma per amore verso la Viola, sono i motivi fondamentali che mi hanno spinto a portare avanti il progetto. Questo è un ambiente meraviglioso."

"Arrivati ad una certa età - prosegue il presidente - si vogliono compiere buone azioni e godersi le belle cose della vita e non voglio stare dietro alla marea di nefandezze dove tutti hanno speculato negli ultimi anni. La città ha voglia di basket e l'unico mio scopo è di metterci la faccia come persona onesta, insieme a tanti come me che vogliono fare un basket pulito con sacrifico e abnegazione, non facendo cose straordinarie ma cercando di portare la nostra squadra a livelli altissimi. Il Trust non vuole morire e vuole continuare a far sognare la città e quindi impegnandosi con tutte le loro forze e costruendo una squadra non loro ma dei tifosi. Noi non siamo proprietari di niente."

Quali sono gli obiettivi stagionali e perchè è stato scelto coach Moretti?

"Abbiamo costruito una squadra non per rimanere in C. Abbiamo cercato di organizzare le risorse cestistiche che amano la pallacanestro per unirsi a noi. Non ci siamo riusciti non per demerito loro o nostro, ma a volte le incomprensioni portano ad un distacco non voluto. Io sono convinto che in futuro ci sarà la possibilità di unire tutte le forze sane che amano il basket. Moretti è una sicurezza. Io l'ho seguito da giocatore, quando era fuori e da allenatore. Lui è una persona che stimo, mi piace perchè oltre ad essere un bravo allenatore è un bravissimo preparatore atletico. Mi piace guardarlo, lo ammiro durante gli allenamenti. Sicuramente abbiamo fatto dei sacrifici per averlo qui, però è quello che ci garantirà il presente ma mi auguro anche il futuro".

"Il nostro obiettivo non è la Serie C, sennò - afferma Laganà - non avremo preso Moretti e il roster di questo calibro. Non avrebbe senso prendere giocatori per aspirare a fare un campionato di Serie C. Noi ci auguriamo di salire in B, ma la pallacanestro va giocata sul campo. Noi abbiamo messo le risorse, la voglia, la determinazione e l'esperienza di un gm Barrile che è indiscussa com'è altrettanto il ruolo di Moretti. Vogliamo essere fuori discussione anche noi, che siamo delle persone che si mettono in gioco con tanta volontà."

Come si vede da qui ai prossimi anni?

"Io mi auguro che la Viola sia nelle serie superiori. Che io non sia presidente può essere un mio desiderio. Chiunque venga, chiunque ci sia, il mio sogno è che la squadra vada in Serie A e che faccia un percorso tranquillo di qualche anno in B e che poi vada in A2 e aspiri a diventare quella che è stata. Sicuramente non credo che si realizzerà in brevissimo tempo, ma mi auguro si realizzi al più presto. Noi vogliamo mettere le basi, che poi sia un altro il presidente - conclude Laganà - mi farebbe pure piacere".

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