Amore per la Reggina e il ricordo di un grande campione, successo per il "Premio Catanese"
La prima edizione dell'evento dedicato al calciatore amaranto, scomparso improvvisamente due anni fa, ha visto tra i premiati il presidente del club Luca Gallo
La Reggina rappresenta un pezzo di storia gloriosa dell'intera città di Reggio. Il presente ha riacceso l'entusiasmo e dato speranza alla tifoseria per un futuro pieno di luce, ma è il passato che scalda sempre i cuori e ci ricorda quanto siano significative le avventure degli amaranto. A sottolineare una sontuosa parentesi calcistica e non solo è stato istituito il premio Tarcisio Catanese, in ricordo del giocatore simbolo di Reggina-Virescit 2-1 per lo spareggio in serie B.
Nel nome del protagonista di quel 12 giugno 1988, scomparso improvvisamente due anni fa, è andata in scena la prima edizione del premio all'interno del Centro Casa di via Bixio. Il riconoscimento, creato per sottolineare la signorilità e l'attaccamento ai colori amaranto di Tarcisio Catanese, è stato assegnato al presidente della Reggina Luca Gallo.
La targa diretta al numero uno dell'attuale società è stata ritirata dal direttore sportivo Massimo Taibi, il quale ha anche ricevuto un attestato per la sua attività da dirigente, oltre alla premiazione dell'addetto stampa del club Giuseppe Praticò. Non sono mancati i riconoscimenti ai familiari di Tarcisio Catanese, indisponibili per ritirare una coppa e una targa a loro dedicata e consegnata all'ex calciatore della Reggina Peppe Bagnato. Le numerose premiazioni hanno visto protagonista il presidente Uisp Pino Marra, Antenna Febea con Giuseppe Marra e Carmelo Legato, il sindaco Falcomatà e il suo premio ritirato da Mario Cardia.
Il successo della manifestazione a metà tra sport e amore per Reggio è stata deliziata da un lunch enogastronomico composto da panini con mortadella, crespelle, vino di Palizzi e aperitivo della casa preparato da Santino Mandalari. Quest'ultimo ha anche chiesto "all’amministrazione comunale di intitolare a Tarcisio Catanese una via o una piazza vicino allo stadio". Arrivata anche la risposta comunale con Mario Cardia: “Per la toponomastica,devono passare un determinato numero di anni dal decesso per potere intraprendere iniziative che possano diventare realtà. Qualora sia possibile cercheremo di trovare soluzioni per abbreviare i tempi.”
