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Reggina, Gallo: "Devo portare la Reggina in Serie A, poi il compito mio sarà finito"

Il presidente ha trascorso un'ora insieme ai tifosi, rispondendo alle loro domande. Spazio al nuovo stadio, il quale "sarà una struttura polifunzionale, con attività commerciali all'interno"

Il calcio al centro dei pensieri almeno per un'ora. È quanto ha deciso di regalare il presidente Luca Gallo ai suoi tifosi in un mercoledì pomeriggio di spensieratezza all'insegna della Reggina, nonostante tutto. 

Il patron romano, intervenendo ai canali del club, ha risposto alle numerose e interessanti domande dei sostenitori amaranto, commentando tutti i principali temi di una stagione straordinaria e di un futuro incerto per la chiusura del campionato.

La conversazione tra Falcomatà e Gallo

I pagamenti dei calciatori

"Era prevedibile che sarebbe successo. Già il campionato di Serie C è insostenibile dal punto di vista economico, era prevedibile che alcuni club avrebbero avuto problemi di questo tipo e non si possono biasimare. Personalmente, per gli stipendi dei tesserati della Reggina i bonifici sono partiti il 12 e com'è usuale fare per me non si arriva mai alla scadenza del 16 ma si pagano abbondantemente prima perchè mi piace così."

La conferma di Toscano

"Certamente sarà con noi anche in Serie B, è stato il primo fautore di un'eventuale promozione in B. Da ringraziare prima Massimo Taibi temporalmente, poi l'allenatore perchè è tutto merito suo. Come si può non confermare Mimmo Toscano? Sarà l'allenatore della Reggina anche nel prossimo anno nell'eventuale Serie B, a meno che non sarà lui a dirci che vorrà andare via (ride, ndr)."

La volata finale

"Io dico che la Reggina vincerà il campionato e l'ho detto il primo giorno che avrei tolto la Reggina dalla Serie C, figuriamoci se non lo dico a otto partite dalla fine. Se la Reggina sarà andata in Serie B mi butterò in mare al largo nello Stretto e farò una diretta Facebook.

L'Europeo rinviato ha aggiunto ulteriore tempo, quindi credo che finiremo il campionato. Se anche si dovesse giocare domenica e mercoledì, in un mese e mezzo sarebbe finito. Poi il nostro girone ha solo otto partite. Vorrà dire che si è tornati alla normalità, altrimenti la situazione sarà ancora brutta e non ci voglio nemmeno pensare perchè il calcio è qualcosa di complementare nella vita di una persona."

Lo stadio

"Sto aspettando che il Comune faccia il bando per l'acquisizione. La Reggina gareggerà al bando per prendere lo stadio. Ho investito due società per fare un progetto, una è già venuta a Reggio e già costruito lo Stirpe. Un'altra è una società che sarebbe venuta adesso, ma è successo quello che è accaduto. Ora ci sono problemi molto più gravi e più brutti. Quando sarà tornato alla normalità, parteciperemo al bando.

Ci penso sempre, ogni volta che ci passo davanti. Sogno anch'io e penso come potrà essere lo stadio Granillo, come potrà essere bello, a quello che potremmo fare. Sarà una struttura polifunzionale, nei progetti c'è di includere delle attività commerciali all'interno come un ristorante, un museo in cui ogni tifoso possa portare un cimelio da esporre, un hotel, un medical center che possa essere usato da tutta la città, una palestra aperta a tutti. Varie cose per far vivere lo stadio tutti i giorni dai cittadini."

Calciomercato in Serie B e movimenti societari

"Guardo giocatori in Serie B e in A sognando di arrivare in B e portare qualche grande giocatore l'anno prossimo, qualche nome importante e forte che faccia sognare la tifoseria e fare un salto di qualità ad una squadra obiettivamente forte. Dal prossimo anno ci sarà un nuovo dirigente da qui a poco di nome a livello nazionale. Già abbiamo chiuso un accordo con uno sponsor a livello nazionale, che ha qualche squadre di B e 4 di Serie A. Mia intenzione è fare una squadra competitiva per salire subito, non parteciperà mai al torneo di Serie B, nel caso dovessimo andarci quest'anno, solo per partecipare ma per vincere. Allestirò una squadra per vincere il campionato, lo posso promettere.

Amoruso in dirigenza? Ci ho pensato e in Serie C il pensiero era di fare un'organizzazione snella a livello dirigenziale. Poche persone e messe nei punti precisi. In Serie B, nel caso dovessimo andarci, verranno inclusi altri dirigenti perchè è una categoria più complicata ed è giusto che ci sia un ampliamento, ma sono contento dei dirigenti che già ci sono."

Il futuro da presidente

"C'è un qualcosa del mio passato. Io devo, per un qualcosa che mi è successo nel passato di molto personale, portare la Reggina in Serie A, poi il compito mio sarà finito, poi si vedrà. Dipende dai punti di vista, come vedi le cose e il motivo per cui fai le cose, ma c'è tempo. Speriamo di arrivare a dama e arrivare in Serie B che la matematica ancora non l'abbiamo.

Sono convinto che un club come il nostro non debba fissare alcun tipo di limite. Io credo profondamente al club e alla città di Reggio. Non ci si deve porre limiti. Come l'Atalanta? I reggini non sono secondi a nessuno. Tutti insieme possiamo arrivare a livelli molto alti. Io ricambio solo l'affetto che mi viene ricambiato."

La forza in un momento difficile

"È un eufemismo dire che è brutto. Ci tengo a dire alla città di Reggio e ai suoi abitanti di stringere i denti, di resistere perchè sono convinto che usciremo fuori da questo brutto momento e tutti insieme ritorneremo allo stadio a tifare la nostra Reggina. Adesso bisogna starci vicino con il cuore e con l'anima e sicuramente ne usciremo. Sono convinto che ritornerò a Reggio, ritroverò la splendida città e le splendide persone che ci vivono. Tutto ritornerà come prima, stiamo a casa. Cerchiamo tutti insieme di passare questo momento. Sono a completa disposizione della collettività, ci sono e ci sarò sempre in modo pratico. Reggio per me è casa, vita e cuore mio. Forza, stiamo su, non ci perdiamo d'animo e arriverà il giorno che tutto questo sarà un brutto sogno e ritorneremo al Granillo per rivedere la nostra squadra."

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