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Reggina, il messaggio di mister Toscano: "I tifosi ci mancano. Consiglio il 23? È un errore"

De Rose e compagni sono fermi in attesa di poter riprendere lunedì 16 marzo. Il tecnico nel commentare l'attualità, ribadisce come "Bisogna essere contenti di rimanere a casa"

La Reggina, come il resto d'Italia, è ferma in attesa di tempi migliori e non potrebbe essere altrimenti quando l'emergenza Coronavirus si è purtroppo presa la scena. Affrontando i temi legati al calcio, per quando difficile in certi momenti, troviamo i dubbi e le incertezze su come si andrà a concludere una stagione impeccabile fin qui per i ragazzi di mister Toscano.

Lo stesso allenatore calabrese, intervenuto ai microfoni del club, ha commentato il difficile periodo rivelando di aver "vissuto male settima scorsa perchè vedevo poca responsabilità e superficialità del problema. Oggi sono sereno e tranquillo, perchè la gente ha preso coscienza della situazione e sta facendo di tutto per venirne fuori, solo così si può far finire al più presto possibile questo stato di criticità."

Gli allenamenti

Spazio ad una ripresa dell'attività prevista, ma il dubbio per forze maggiori evidentemente resta, per lunedì 16 marzo: "Stiamo monitorando insieme a Taibi - spiega Toscano - al presidente e a tutti ora per ora e giorno per giorno perchè secondo me ci saranno delle precauzioni da qui a qualche giorno perchè la situazione ancora non è così chiara. 

Sono ottimista, lo stiamo combattendo tutti insieme. Sono sicuro che si uscirà mi auguro nel più breve tempo possibile, perchè se si protrarrà ancora per lungo tempo ci saranno criticità non solo nel calcio ma tutto il Paese dall'economia ad altre cose e si farà più fatica a riprendersi. Prima si affronta il problema con misure drastiche, prima si ricomincerà la quotidianità normale.

L'appello alla piazza

I tifosi ci mancano, per noi quest'anno andare allo stadio e regalare soddisfazioni a loro e alla città era la cosa più bella che c'era però adesso bisogna rimanere a casa, essere responsabili. Il nostro futuro dipende da noi. Dobbiamo stare a casa per poter aiutare l'Italia ad uscire da questa situazione nel più breve tempo possibile. Bisogna essere contenti di rimanere a casa, magari è un momento di opportunità per goderci la famiglia. Nelle difficoltà ci sono sempre delle opportunità da poter cogliere."

La ripartenza del campionato

"Nell'aspetto sportivo sto pensando poco, anche perchè 15 giorni fa si parlava che era una cosa non preoccupante e che il calcio doveva continuare, poi si è passati alle porte chiuse, poi la sospensione, adesso chiusi in casa. Quindi il problema è in evoluzione, in questo momento bisogna seguire con attenzione l'evolversi della cosa. 

Per me il consiglio federale del 23 è un errore, perchè se noi dovessimo rientrare il 16 a fare gli allenamenti e il 23 non è risolto il problema e prendi un'altra decisione drastica, che senso ha il 23? Io la farei domani. Ogni volta si fanno le cose a metà e si ottengono a metà, nessuno si prende la responsabilità, nessuno ha la forza decisionale di sentire gli interessi di tutti, bisogna lasciare da parte gli interessi e di fare le valutazioni in un tavolo di esperti. Più si perde tempo, più si allungheranno i tempi. Io sento anche i ragazzi e c'è preoccupazione anche a tornare ad allenarsi. Mi auguro che il 23 si possa trovare la soluzione giusta."

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