Reggina-Viterbese, pagelle e analisi: Denis ago della bilancia, De Rose sontuoso

La Reggina vola e non potrebbe essere altrimenti. La squadra primatista in Italia, unica imbattuta nei campionati professionistici del nostro calcio, continua a vincere mettendo in scena una prova di forza gigantesca, dimostrando che anche le difficoltà più grandi alla fine vengono superate e l’epilogo coincide sempre con il boato del Granillo e i festeggiamenti per i tre punti. 

Cronaca e tabellino di Reggina-Viterbese

L'analisi

Gli amaranto soffrono non poco, è innegabile, contro un fortino vero e proprio creato dalla Viterbese e dal sapiente allenatore Calabro. Scardinare le linee compatte e senza spazio tra i reparti create dai laziali rappresenta un compito abbastanza arduo che solo la migliore Reggina avrebbe potuto superare a pieni voti. Non è andata come previsto. La squadra di Toscano ha faticato enormemente ad alzare il ritmo del giro palla, dei movimenti senza sfera e della densità in zona interessante. Un primo tempo sotto tono, con errori in fase d'impostazione e non sufficiente pericolosità davanti alla porta, ha lasciato il passo ad una ripresa dove i cambi e quella gigantesca rosa messa a disposizione di Toscano hanno fatto la differenza.

Le parole dei protagonisti in conferenza stampa

La scossa arriva da Denis, giocatore più fisico, quindi maggiormente in grado di contrastare la difesa ospite. L'argentino apre il campo e gli amaranto ingranano. Quando non la sblocchi, però, la frustrazione sale e il nervosismo dei giocatori stava per giocare un ruolo negativamente decisivo per il pareggio finale. La fortuna aiuta gli audaci e devi esserci nei momenti in cui un episodio può cambiare la storia e il buon Paolucci prima e il freddo Denis poi hanno fatto il resto. Sudata, a denti stretti, ma alla fine la vittoria è arrivata, con l’ennesimo chiaro segnale di forza dal Granillo partito verso il resto del girone. I rivali sono evidentemente avvisati: una prestazione tatticamente impeccabile e il dominio fisico possono non bastare per battere la super corazzata chiamata Reggina.

Le pagelle

Guarna 6: Classico spettatore non pagante. Mai chiamato agli straordinari, resta a guardare le numerose e prepotenti scorribande offensive dei suoi compagni.

Loiacono 6: Commette un errore in fase di disimpegno nel primo tempo ma è abile a ritornare su i suoi passi rimediando a dovere, complice uno sterile reparto offensivo della Viterbese. Rimane sempre sull’attenti e chiude numerose linee di passaggio.

Bertoncini 6: Non impeccabile nello smistare alcuni palloni in fase d’impostazione dalle retrovie ma non commette gravi errori. Difensivamente parlando, rappresenta una costante sicurezza per l’intero reparto con delle letture impeccabili.

Rossi 6.5: Fondamentale per aumentare la spinta e la densità in avanti durante l’arrembaggio finale, si fa trovare anche sulla fascia sinistra per provare il tutto per tutto. Rapido, instancabile e sempre lucido in ogni intervento.

Garufo 6: Non esaltante la prestazione dell’esterno amaranto, potrebbe incidere con maggiore insistenza e regolarità sulla sua fascia di competenza. Sempre pronto a ripiegare, la sua spinta alla manovra offensiva non è incisiva e l’intera squadra ne risente. Pericoloso solo con un tiro dal limite al volo.

Bianchi 5.5: In ombra per tutta la durata della sua partita, coincisa con un solo tempo giocato. Non entra mai nel vivo dell'azione e lascia le chiavi della regia al più ispirato De Rose. Dal 1’ st Sounas 6.5: Avere un giocatore come il greco in panchina è un lusso costante, oltre a rappresentare un jolly in momenti difficili. Detto fatto, è lui uno degli uomini che nella ripresa cambia marcia e aumenta i giri del motore amaranto.

De Rose 7: Con distacco il migliore della squadra. Il capitano è un moto perpetuo, non si ferma mai e si dimostra imprescindibile in entrambe le fasi. In mezzo al campo sventa sul nascere diverse azioni ospiti e trasforma la partita con visione di gioco d’alta scuola. Il suo lancio per il successivo rigore di Paolucci è pura magia tecnica. Semplicemente incontenibile.

Rolando 6: Esattamente come l’altro esterno Garufo, il suo contributo non è abbastanza per condurre la squadra verso il gol. La mancata costante spinta delle ali si fa sentire, pur non intaccando la buona copertura in difesa. Dal 37’ st Paolucci 6.5: Devi crederci su quella palla, altrimenti non ti procuri il rigore e guadagni un pezzo fondamentale di vittoria. Lui c’era nonostante le numerose partite guardate dalla panchina e il poco minutaggio. Fattore rosa ampia e di livello decisivo grazie al giovane classe ‘96.

Bellomo 6: Non decolla come suo solito. Spazia su tutta la trequarti non dando punti di riferimento, ma non riesce ad aumentare la velocità di passaggio e fatica nel trovare imbucate giuste. Manca clamorosamente l’appuntamento con la rete nel secondo tempo. Dal 20’ st Rivas 6: Sostituisce il 10, ma la sostanza non cambia. La marcia in più è missione apparentemente di altri giocatori, non riesce ad inserirsi con la sua classica forza e velocità.

Reginaldo 6: Soffre non poco la maggiore fisicità della difesa ospite. Toscano capisce al volo e lo sostituisce dopo un tempo. Prova alcune giocate delle sue ma è costantemente bloccato sul nascere. Dal 1’ st Denis 6.5: Cambia la partita, letteralmente. Non solo per il rigore, da tirare con una pressione immensa sulle spalle, ma per la visione di gioco e la facilità con cui entra nel fortino avversario. In una sola parola: determinante.

Corazza 6: Non trovando spazi in mezzo, si abbassa per giocare con la squadra e dimostra di saper fare anche un lavoro non di fondamentale importanza per un bomber, ma necessario in certe occasioni. Non trova il modo per presentarsi davanti al portiere con costante pericolosità. Dal 20’ st Doumbia 6.