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Venerdì, 19 Aprile 2024

Il centrodestra chiude la campagna elettorale, Mulé: "Rialzare la città dalla tristezza"

Il deputato Giorgio Mulè è intervenuto presso la sede del coordinamento provinciale di Forza italia, per l'ultimo discorso in vista del voto

Si chiude, oggi, una delle campagne elettorali tra le più brevi ed intense mai vissute nella storia della Repubblica. E per chiudere, simbolicamente un cerchio, la candidata del centro destra Jole Santelli, conclude il suo tour elettorale a Reggio, proprio nella città dove la corsa alla carica di governatore della Regione è iniziata.

In un’affollatissima sede del coordinamento provinciale di Forza Italia, al fianco di Jole Santelli, oltre ai rappresentanti di tutti i partiti del centrodestra anche il coordinatore Francesco Cannizzaro, e il deputato Giorgio Mulè, portavoce unico dei gruppi azzurri di camera e senato, capogruppo di Forza Italia nella commissione di vigilanza Rai e responsabile nazionale dei dipartimenti del partito, guidato dal leader Silvio Berlusconi.

Data già per vincitrice, Jole Santelli, secondo Mulè rappresenta la persona che riuscirà a risollevare la città dalla tristezza in cui si trova. Jole è stata scelta da Forza Italia perché spiega Mulè “è una persona capace, una persona con una moralità e correttezza politica e istituzionale esemplare”. Ma non solo, “perché è un simbolo di Forza Italia, perché da quando il partito è nato nel ’94, Jole ha rappresentato un pilastro del Sud e della Calabria".

"Jole è innamorata della sua Calabria –aggiunge Mulè- e il fatto che rinunci a fare la parlamentare per tornare nella sua Calabria, dimostra in maniera incontestabile, l’amore che ha per questa terra con le capacità di chi conosce, in profondità, non soltanto quello che non va in questa terra ma quello che non è stato fatto andare bene a causa dei governi che, da troppo tempo, si alternano alla Regione”.

Il nuovo governo regionale, per far ripartire la Calabria, ha solo l’imbarazzo della scelta, a causa “dei disastri che lascia la precedente giunta. Può cominciare dal turismo, dalle infrastrutture. Deve cominciare dalla sanità e dal lavoro. Deve cominciare a rimettere un piano di rilancio della Calabria che non può più sopportare la manna da Roma che deve ritornare ad essere centrale non soltanto per il rilancio non soltanto della Calabria ma del Sud che da questa regione deve ripartire”.

E per ripartire, secondo Francesco Cannizzaro, la Calabria, ha bisogno di una donna come Jole Santelli che, ringrazia a “nome di tutti i presenti”. Cannizzaro, nel tessere le lodi della candidata scelta e voluta all’unanimità, risponde a Nicola Morra e lo chiama “sciacallo” per aver dichiarato ‘impresentabile’ Giuseppe Raffa (presente al fianco della Santelli) . 

“L’unico impresentabile -agginge Cannizzaro- sei tu: sciacallo, continui ad utilizzare il ruolo istituzionale per strumentalizzazioni politiche. Preparati perchè neanche stavolta riuscirete ad entrare nel consiglio regionale, e saremo proprio noi ad azzerare con i nostri contenuti, con i nostri principi, con i nostri valori e con i nostri uomini e donne credibili e validi, tutta la classe dirigente imbarazzante del Movimento 5 Stelle“.

 Risponde alle “polemiche” sollevate dalla sinistra sulla battuta fatta a Tropea da Silvio Berlusconi, ricordando che “Forza Italia è  il partito che più di tutti ha valorizzato e messo le donne tra le più alte cariche dello Stato e, oggi, sceglie una donna per la prima volta, come candidata alla carica di governatore”.

Jole Santelli, per Cannizzaro, lunedì sarà il futuro  governatore della Calabria che avrà l’arduo compito di dare discontinuità, i rottura con il passato, un passato già dimenticato”.

 Infine Jole Santelli, afona e visibilmente provata  da una campagna elettorale intensa, ha detto: “noi alla Regione ci andiamo con le mani libere, non ci chiuderemo in un palazzo di vetro. Voglio una Calabria rock”. La Santelli ha confermato l’importanza del garantismo per Forza Italia dando “un grande abbraccio a Peppe Raffa. Per Morra tutta la Calabria è un orrore, torni a Genova. A me lezioni di legalità non le può dare, ha fatto una vergogna. Io la legalità non la predico, la pratico. La legalità non è un prerequisito di qualcosa, è un valore di educazione che ci consente di guardarci allo specchio. Io ho sempre diffidato dai santoni della legalità e continuo a diffidarne assai“.

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