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Sirene spiegate davanti al comando dei vigili del fuoco, l'omaggio a Nino Candido

L'abbraccio delle forze dell'ordine alle vittime dell'esplosione di Alessandria. Il giovane reggino nel ricordo del vice comandante Nicola Corsaro

Questa sera, le forze dell'ordine della città, a sirene spiegate davanti al comando provinciale dei vigili del fuoco, di via Sbarre Superiori, hanno reso omaggio alle vittime di Quargnento, in provincia di Alessandria, e in particolare all'eroe reggino Nino Candido. 

Si sono schierati gli equipaggi della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza che insieme ai vigili del fuoco al suono delle sirene e al luccichio dei lampeggianti hanno reso onore ai tre vigili del fuoco deceduti durante un intervento nell'adempimento del loro dovere.

I vigili del fuoco di Reggio Calabria hanno ringraziato le donne e gli uomini delle forze dell’ordine per la vicinanza in un momento di grande dolore "nella convinzione che questo segno di solidarietà li aiuterà a meglio superare questo triste momento".

Il giovane operatore del 115, di 32 anni, è uno dei tre vigili del fuoco, morti nell'esplosione di un edificio disabitato avvenuta nella notte a Quargnento, nella provincia di Alessandria.

Il lutto cittadino proclamato dal sindaco

Candido, entrato da poco nel Corpo e assegnato al comando provinciale di Alessandria, era figlio di un vigile del fuoco, Angelo, caporeparto in servizio nel comando di Reggio Calabria.

Chi era Nino Candido

La famiglia Candido risiede nel quartiere Spirito Santo della città. Il padre della vittima, appena appresa la notizia, è immediatamente partito per il Piemonte.
 

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