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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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No alle fake news prima della maturità: al via la campagna di sensibilizzazione

Parte “Maturità al sicuro”, per iniziativa della polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net

Secondo una ricerca Skuola.net per la polizia di stato, su un campione di circa 3.000 maturandi 1 su 6 crede che su Internet sia possibile trovare le tracce d’esame prima del tempo, mentre 1 su 5 è convinto di essere spiato dalla polizia durante l’esame.

Oggi più che mai è bene riportare questo monitoraggio e sottolineare che l’informazione è falsa, in quanto il controllo della rete non avviene con queste modalità. L’unica certezza, secondo quanto si riporta, è che usare lo smartphone durante le prove comporta la bocciatura, per altro è altissimo il rischio fake news. 

“La ricerca – si legge - di fantomatiche anticipazioni sui testi d’esame fa perdere tempo e denaro.

Per l’undicesimo anno consecutivo la polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, si appresta a lanciare la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno delle fake news, bufale e leggende metropolitane ed evitare che gli studenti, oltre a perdere tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della “soffiata giusta”.

Secondo i dati riportati, dal 2014 ad oggi, ad esempio, si può notare una riduzione del fenomeno: prima, infatti 1 su 3 era convinto di poter conoscere le tracce d’esame in anticipo su internet. L’ampio utilizzo dei social media impone, comunque, di non abbassare la guardia.

Anche perché ogni anno gli studenti cambiano, per cui è necessario ripetere i messaggi. I primi maturandi nati nel nuovo millennio sembrano globalmente essere più consapevoli di quelli che li hanno preceduti dodici mesi fa.  

Purtroppo le false credenze non terminano qui: il 42%, teme di poter essere “perquisito” dai professori di commissione e circa il 19% crede che la scuola sarà “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad internet. Non meno rilevante il dato di quell’8% dei maturandi che, invece, si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari.

Gran parte dei ragazzi è cosciente che utilizzare il telefonino equivale all’espulsione dalle prove d’esame (92%), rimangono incertezze per quanto riguarda ciò che è ammesso o vietato durante la maturità. Per il 31% dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento. 

L’iniziativa “antibufale”  si serve dei mezzi tecnologici più amati dai giovani e vuole aiutarli ad affrontare l’esame con una maggiore serenità, confidando solo ed esclusivamente nella loro preparazione. 

A questo scopo è stato realizzato un video in collaborazione con Skuola.net e lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso anche su Facebook, Instagram e Youtube. Un contenuto ironico che passa in rassegna le tipologie di studente più diffuse: dall’ansioso al “selfista”, passando per il “tanto non lo chiede” e il credulone. Quest’ultimo sarà preda di una possibile compravendita di tracce in anticipo, prontamente sventata dall’intervento di un rappresentante della polizia di stato. 

Gli operatori sono pertanto disposti a rispondere a tutti i dubbi e quesiti dei ragazzi circa le informazioni che circolano in rete sin da stasera, nelle ore immediatamente precedenti alla prima prova d’esame. 

 “L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi – afferma Vincenzo Cimino, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Reggio Calabria - e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontare gli esami senza problemi confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame.  Le false notizie relative alla diffusione anticipata delle tracce d’esame in rete  - conclude Vincenzo Cimino- possono portare invece sterili distrazioni e in un momento come questo, si corre il rischio di perdere la concentrazione necessaria e tempo prezioso.”

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