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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Alloggi popolari, il punto sul decreto Reggio: si resta in attesa di una delibera comunale

L'Osservatorio sul disagio abitativo prova a fare chiarezza sulle ultime novità. Dopo la presentazione di una petizione l'amministrazione reggina ha destinato 11 milioni di euro per l'emergenza abitativa della città

L'acquisto degli alloggi popolari da parte del comune è uno dei temi di stretta attualità dalle parti di palazzo San Giorgio. I consiglieri di maggioranza hanno preso una decisione sul ripristino degli 11 milioni di euro provenienti dal decreto Reggio, fondamentali per comprare gli edifici. Le intenzioni degli esponenti politici dovrebbero essere seguiti da una delibera della giunta, la quale servirà come risposta alla petizione popolare già firmata da 534 cittadini. 

L'Osservatorio sul disagio abitativo, punto principale per le associazioni e i movimenti cittadini, ha espresso la propria opinione sulla vicenda attraverso una nota: "Positiva in parte la decisione espressa dai consiglieri di maggioranza. Il regolamento comunale sugli istituti di partecipazione - si legge - prevede che la risposta ufficiale alla petizione popolare venga prodotta con delibera di Giunta e/o di  Consiglio entro  90 giorni dalla sua presentazione. Il comune è in notevole ritardo, anche in considerazione del fatto che, successivamente alla decisione della Giunta, c’è un lungo percorso da seguire con la richiesta di rimodulazione del “Decreto Reggio” al Ministero.

"In linea generale, apprezziamo la presa di posizione della maggioranza. Tuttavia - ribadisce l'osservatorio - non si riesce a comprendere l'intenzione di destinare una parte degli 11 milioni di euro alla manutenzione straordinaria degli alloggi popolari, oltre che all’acquisto di nuovi alloggi. Ricordiamo che con la petizione popolare si  chiede la destinazione esclusiva del  finanziamento di 11 milioni  per l’acquisto di nuovi alloggi. La decisione della maggioranza di destinare parte dei fondi alla manutenzione è incompresibile perchè il Comune, da anni,  ha dei fondi vincolati per questo scopo, dell’ordine di qualche milione di euro. Questi fondi non sono stati spesi ma accantonati. Si tratta delle  entrate ordinarie relative ai canoni mensili degli alloggi assegnati  e dei ricavi delle vendite degli alloggi popolari. L'amministrazione Falcomatà non ha speso questi fondi, nonostante l' ingente domanda di interventi di manutenzione sugli alloggi popolari."

"Il 30 marzo 2017, l’assessora al bilancio del comune, Irene Calabrò, aveva dichiarato pubblicamente - spiega la nota - che il Comune dal 2014  aveva accantonato  ben 2,8 milioni di euro relativi alle entrate dei canoni degli alloggi.  Il 26 aprile 2017, con l’approvazione del bilancio comunale preventivo, il fondo accantonato è stato diviso in tre anni: 1,3 per l’anno 2017; 800.000 per l'anno 2018;  700.000 euro per l' anno 2019. Ma, nonostante le poste di bilancio, fino ad oggi, del fondo di 2,8 milioni di euro, solo 350.000 euro sono stati mandati a gara. Dopo la conclusione delle lunghissime procedure di gara, iniziate nel 2018 e concluse ad inizio 2019, i lavori avviati sono stati subito fermati in quanto la ditta vincitrice ha ricevuto una interdittiva antimafia. Nelle ultime settimane, l’amministrazione, con azioni estremamente lente, ha  trovato il modo di  riavviare i lavori. Ma la gran parte della somma resta inutilizzata.

"I fondi destinati alla manutenzione - chiarisce l'osservatorio - degli alloggi  non sono solamente quelli dichiarati nel 2017. I 2,8 milioni di euro si riferiscono alle entrate dai canoni degli anni precedenti al 2017. A questi quindi sono da sommare le entrate degli anni successivi fino ad oggi  ma anche le entrate per intero delle vendite degli alloggi. Il Consiglio Comunale, con la delibera nr 3 del 10 febbraio 2017, ha deciso che tutte le entrate dalle vendite degli alloggi debbano essere destinate per intero al settore alloggi e quindi alla manutenzione. Per tali motivi è incomprensibile la decisione  di usare parte del finanziamento degli 11 milioni di fondi speciali per la manutenzione degli alloggi, quando da anni non si spendono i fondi ordinari  esistenti."

"Si dovrebbe decidere - conclude il comunicato - di mettere mano seriamente alla gestione economica del settore ERP, attraverso un programma operativo finalizzato a spendere  tutti i fondi accantonati per attuare le opere di manutenzione necessarie al  patrimonio degli alloggi popolari. Pertanto sarebbe opportuno che nei prossimi giorni la Giunta deliberi sulla petizione destinando l’intero finanziamento all’acquisto di nuovi alloggi."

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