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Anagrafe animali d'affezione, Reggio Bene Comune: "Servono interventi concreti"

Il movimento reggino è pronto ad un confronto con le istituzioni sul tema "perché riteniamo che insieme alle modifiche formali, è la sostanza che fa la differenza"

"Qualche giorno fa è stato approvato il progetto di legge n. 115/2010, con l'intento di "revisionare ed aggiornare la Legge Regionale 5 maggio 1990 n. 41, rubricata come istruzione dell'anagrafe canina, prevenzione randagismo e protezione animali. Quel che viene "revisionato" può essere riassunto in due semplici passaggi. Il primo riguarda la sostituzione della locuzione anagrafe canina con quello più variegato anagrafe degli animali di affezione. In tal senso, ci si domanda quali saranno le modalità. Controllo casa per casa? E con cosa? I lettori di microchip che non ci sono?".

Questi gli interrogativi che si pone il movimento Reggio Bene Comune che aggiunge: "il secondo riguarda la sostituzione del termine tatuaggio con microchip. Così, come a voler ricordare che la normativa vigente era rimasta indietro di un paio di decenni..." All'interno del progetto di legge viene espressamente richiamata la Legge 20 luglio 2004 n. 189 recante "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate", "riguardo questo richiamo,- continua la nota - nulla è stato detto nell'ambito delle attività circensi che vengono fatte sostare sul nostro territorio, e che utilizzano animali per mero intrattenimento, violando la dignità ed il rispetto degli stessi. In tutta Italia ci si sta muovendo in tal senso, qui tutto tace.

Per finire, la prevenzione del randagismo, piaga perenne del nostro territorio, appare utopistica, e quanto mai suscettibile di ilarità generale". Reggio Bene Comune si chiede ancora: "Come su può prevenire il randagismo se non vi sono sterilizzazioni? Come si può controllare che il proprietario di un animale d'affezione lo registri all'anagrafe preposta? Come si può realmente procedere
ad un accalappiamento selettivo che si occupi solo degli animali realmente vaganti (che tuteli al contempo quelli stanziali) dato che lo stesso servizio di accalappiamento manca? Ed infine, il canile non funzionante, non a norma, abbandonato da tutto e da tutti, che va avanti a stento con i volontari, non rientra quindi nell’ambito di un intervento concreto? Domande senza risposta oggi che rimarranno tali anche in futuro?"

Reggio Bene Comune non si accontenta delle "imponenti" modifiche dei termini utilizzati nella proposta di legge, e rilancia idee, sensatamente, partendo dalle basi. "Perché non attuare due corsi di aggiornamento indirizzati agli organi di controllo, sul tema dei diritti degli animali, per agevolare il lavoro degli stessi?

Perché non realizzare degli incontri tematici al fine si sensibilizzare la popolazione e renderla partecipe all'attività di salvaguardia delle specie animali di ogni genere, fornendo degli opportuni ed efficaci mezzi di segnalazione alle autorità competenti? Siamo pronti ad un confronto con le istituzioni sul tema, rendendoci da subito disponibili per interventi concreti, perché riteniamo che insieme alle modifiche formali, è la sostanza che fa la differenza".

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