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Attualità San Gregorio

Una delegazione dell'associazione Pro San Gregorio ricevuta dal presidente Irto

Durante l'incontro esposte ai rappresentanti istituzionali le problematiche del territorio. Al centro la viabilità e l’emergenza igenico-sanitaria dell’area sud della città

Una delegazione guidata dal presidente dell'Associazione Pro San Gregorio cavaliere Ettore Errigo, e affiancata da un rappresentante del comitato industriali di San Gregorio, un rappresentante degli esercenti, un rappresentante del gruppo parrocchiale, un genitore in rappresentanza del mondo scolastico e dei minori, sono stati ricevuti da Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale che ha esteso la partecipazione al vicesindaco Armando Neri, delegato all’emergenza rifiuti, e al consigliere comunale Antonio Ruvolo.
Al centro delle tematiche, come era prevedibile, l’emergenza igenico - sanitaria dell’area sud della città, che ha trovato nell'immediato un interessato riscontro da parte del presidente Irto.

L’Associazione Pro San Gregorio, che nelle ultime settimane, ha dato eco ai bisogni di tutta la collettività, si è finalmente palesata alle istituzioni e all’opinione pubblica, distinguendosi subito sia per efficacia che per due aspetti innovativi: quello di aver coinvolto da subito tutti i settori, civili, industriali ed aggregativi del paese, e che non solo ha manifestato i gravi problemi che degradano il paese, ma ha subito proposto delle soluzioni. Si è pertanto consolidata l’idea che un intervento di bonifica è quanto mai necessario ed urgente (condivisa ed assicurata dal vice sindaco);  l’attività di persecuzione dell’abbandono dei rifiuti e l’ancor più grave incendio sono quanto mai da potenziare e che il tutto debba essere rafforzato da una condivisa riqualificazione dell’area industriale e commerciale di San Gregorio.

E' stato anche rappresentato che vi è una grande arteria stradale che cintura i nuovi mercati generali completata al “93%”, il cui destino spiegano dall'Associazione "vorremmo fosse nuovamente disgiunto dalle vicende giudiziarie del centro agroalimentare, e di cui in queste ore se ne apprende peraltro il deposito del collaudo stradale. Strada che dalla rotatoria di San Gregorio porta direttamente nel cuore nell’area industriale, attraversando tonnellate di rifiuti “sospesi” sulla testa del paese. Aprire questa strada è una priorità!" Si è discusso anche del dirottamento del transito del traffico pesante rispetto a quello ordinario, dell’illuminazione, la “normalizzazione”, innegabilmente riqualificherebbero l’area, "rendendo l’abbandono dei rifiuti tanto impegnativo quanto lo sarebbe in altre vie normalmente percorse dagli stessi scellerati “assassini”, con ulteriori riflessi positivi sulla sicurezza urbana, che ad oggi, stante la mancanza di illuminazione pubblica, favorisce il perpetrarsi di reati di furto e rapina nelle sottostanti abitazioni. Inoltre, si preserverebbe il paese dal quotidiano maltrattamento del traffico pesante che attualmente ostruisce l’unica via di “fuga” di una comunità stretta fra 2 fiumare alluvionali e oppressa da una discarica a cielo aperto. Le piogge autunnali si preannunciao a due strappi di calendario e porterebbero tutti i rifiuti a mare!"

Dopo l'incontro il presidente Irto ha proposto un sopralluogo sul posto, al quale parteciperanno i rappresentati Corap (ex A.S.I), i delegati del Comune di Reggio Calabria e l’associazione Pro San Gregorio. "L’associazione vuole riaffermare che tale iniziativa, distinguendo il traffico civile da quello industriale-commerciale, potenzierebbe in termini di efficienza tutte le attività coesistenti sullo stesso territorio, afferendo un riscontro soprattutto sulla tematica della sicurezza, tout court, nonché stradale e di Protezione civile".

Il rappresentante dell’Amministrazione comunale ha accennato anche alla conclusione dell’iter amministrativo riguardante la strada di comunicazione fra le ex officine Omeca e la via Nazionale San Gregorio, preannunciando la prossima messa in gara di appalto dei lavori di esecuzione della stessa. "Tale positività attende il fattivo riscontro degli interlocutori istituzionali e l'associazione non si esimerà dal puntare il proprio riflettore sulle varie problematiche sociali e sulle gravi responsabilità ambientali ed erariali, che ad oggi non hanno saputo o voluto arginare questo scempio umano, sia esso riconducibile a condotte di malaffare che di inciviltà soggettiva e diffusa". "L’Associazione Pro San Gregorio - conclude Marianna Errigo - è determinata a tutelare i propri interessi, forte del sereno supporto della sua “sana” comunità (si attendono riscontri statistici sull’incidentalità tumorale nella zona), e la determinazione di chi ha ritrovato la forza di reagire".
 

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