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"Il segreto" scopre un'altra Calabria: finite le riprese dell'opera di Zucchi

Il cortometraggio è ambientato tra i borghi di Scilla e Bova Marina, in un'atmosfera di vedute straordinarie. Il progetto è organizzato da Massimo Barresi con il supporto di Michele Geria e la gentile collaborazione della "Fondazione Caterina Marzano"

Presentato il cortometraggio "Il segreto", prodotto e diretto dall'attore e regista Augusto Zucchi. Ambientato tra i borghi di Scilla e Bova Marina, in una atmosfera di vedute straordinarie, il film racconta l'intensa vicenda di un prete che durante una confessione scopre il proposito terribile di Adele, giovane donna alle prese con una storia di violenza, e si trova proiettato in una dimensione di crisi assoluta mentre un Paradiso naturale continua ad abbracciare placidamente i drammi dei due protagonisti e dei personaggi che ruotano intorno a loro. 

Il progetto, organizzato da Massimo Barresi con il supporto di Michele Geria e la gentile collaborazione della "Fondazione Caterina Marzano" che ha concesso di girare nella straordinaria location del Santuario della Madonna del Mare, si snoda tra momenti di intensa drammaticità sullo sfondo mozzafiato dello scoglio a strapiombo sul mare.

Si tratta di un'operazione che insiste sulla necessità di realizzare in Calabria nuove storie che sviluppino anche l'immenso potenziale narrativo e umano di questa Regione che in tutte le sue sfumature, sembra essere costruita apposta per il cinema. Tutti concordi su questo pensiero, sponsor locali e professionisti del settore che hanno contribuito al racconto visionario di Augusto Zucchi con sensibilità e spirito di collaborazione. 

Un lavoro intenso dunque, con il supporto dell'associazione "Calabria dietro le quinte APS", per tutta la troupe guidata magistralmente dallo stesso Zucchi, che ha evidenziato l'importanza delle sinergie che la Calabria è in grado di mettere in campo, sfruttando la bellezza e l'accoglienza dei luoghi. Tra le location scelte, la dimora di Antonino Romeo con le sue opere d'arte e la suggestione di una Calabria tutt'altro che rurale, ma in grado di fornire ambientazioni estremamente raffinate. 

Cortometraggio Zucchi 02-2

La squadra tecnica che ha portato a termine l'operazione cinematografica ha potuto contare su un generale entusiasmo che ha accolto e circondato il regista, Christian Maria Parisi, aiuto regia, Demetrio Neri, direttore della fotografia, Guillermo Laurin aiuto luci, Ferdinando Armeni, operatore steady, Lorenzo Amadeo, fonico di presa diretta, Laura Barresi e Silvana Esposito, trucchi speciali, Maria Meduri, acconciature, Massimo Barresi, scenografie, Angeli Meringolo, riprese e montaggio, Natale Bova, direttore di produzione, Antonio Pitea, fotografo di scena, Lorenzo Cardamone, supporto backstage e foto, Giuseppe Tripodi, mezzi di scena.

Ad interpretare questa storia dai toni noir, accanto allo stesso Zucchi,  Angelica Artemisia Pedatella nel difficile ruolo della protagonista femminile Adele e Antonino Sgrò, nel ruolo di Alfredo, vittima e carnefice insieme. Soddisfazione anche da parte dei rappresentanti delle amministrazioni dei due borghi coinvolti, Giuseppe Vita assessore ai beni culturali di Scilla e rappresentate di Borghi d'Italia e Silvio Cacciatore, delegato consigliere comunale di Bova Marina. Il cinema tocca la Calabria e ancora una volta si crea l'incanto.

Si tratta forse di un primo passo che porterà il regista, attore e autore Zucchi a scegliere ancora questo lembo di terra e la sua gente come ispiratrici della sua opera: "Avevo già lavorato in Calabria con il film La voce e questa terra mi aveva  incantato. Credo che abbia tutte le doti per diventare terra di grande cinema e già molto si sta facendo" .

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