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L’Epifania di Soroptimst regala cultura, libri in dono per i figli delle detenute

Opere consegnate a 23 bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. Francesca Crea Borruto: "Il libro è il mezzo più semplice e completo da offrire ai cittadini"

Il libro è un mezzo per esplorare il mondo anche senza viaggiare, ed è proprio questo il motore dell’iniziativa di Soroptimst Club di Reggio Calabria realizzata per l’Epifania dalla presidentessa Francesca Crea Borruto su ispirazione dei due progetti nazionali del Soroptimst International (SI).

Dopo “ SI ...va in biblioteca” ,  per promuovere una cultura tesa alla frequentazione delle biblioteche e al contrasto della povertà educativa che ha visto  il 23 giugno 2019 l’inaugurazione della sala biblioteca nel Comune di San Roberto d'Aspromonte dove è stata costituita una sezione di libri per ragazzi e una di opere di soggetti diversi per gli adulti, donando anche 176 libri e del progetto nazionale “SI... sostiene in carcere” con l’inaugurazione il 6 marzo 2019 della Ludoteca Spazio Libero nelle Carceri cittadine, anche quest’anno la cultura è stata la vera protagonista delle feste natalizie. Da non dimenticare che  nel 1995 nella Biblioteca Comunale di Reggio Calabria era già stata creata una Sezione Donna, costantemente arricchita nel corso degli anni .

Quest'anno per il Santo Natale, a differenza di quello precedente in cui sono stati regalati giocattoli e capi di abbigliamento, oltre ai giocattoli sono stati donati libri a tutti i minori figli di detenute: 23 bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. I 23 libri sono stati, pertanto, opportunamente scelti secondo le fasce d'età e con grande attenzione da quattro socie docenti: le fiabe per i bambini, mentre per i più grandi sono stati alternati classici per ragazzi ed autori contemporanei.

Data l'impossibilità di intervenire di Calogero Tessitore, direttore degli Istituti penitenziari di Reggio Calabria, la presidentessa del Club e le socie Corigliano, Porcino e Putortì sono state accolte dal comandante di reparto, dottor Stefano Lavava, dall'ispettore Diego Assumma, dagli educatori dottoressa Pellicano e dottor Campolo.

“Il libro è il mezzo più semplice e completo da offrire ai cittadini - ha dichiarato Francesca Crea Borruto- e in questo caso ai ragazzi, per aiutarli a crescere e formarsi, coadiuvando, così, la scuola e supportando le famiglie. Questa è infatti una delle finalità della nostra associazione: offrire opportunità di formazione e crescita culturale e umana con la certezza che i cuori e le menti dei bambini e dei ragazzi saranno coinvolti in quella molteplicità di emozioni, fantasia, conoscenze e scoperte che la letteratura da sempre ci regala”.

“Questa iniziativa denota la grande sensibilità del Club più volte dimostrata- ha aggiunto il dottor Emilio Campolo - e di ognuna di voi alle problematiche umane dei bisognosi ed, in particolare, dei bambini e dei ragazzi che soffrono la peculiare condizione delle mamme detenute”.

Nel congedarsi dagli operatori e dal personale della polizia penitenziaria che svolgono il propri compiti in questo momento storico reso ancor più difficile dall’emergenza sanitaria, la presidentessa ha rivolto un particolare saluto al dott. Emilio Campolo, straordinaria figura di educatore che per 42 anni ha dedicato la propria vita al servizio dei detenuti e che a breve andrà in pensione.

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