Successo per l'evento culturale "Leonardo Da Vinci, il genio sullo Stretto"

La valorizzazione del territorio, mista alla promozione di iniziative culturali sono dei punti da non sottovalutare nella quotidiana amministrazione del comune. Partecipando all'evento "Leonardo Da Vinci, il genio sullo Stretto", il sindaco Giuseppe Falcomatà ha rimarcato proprio le tematiche culturali e territoriali. La manifestazione, che accompagnerà i visitatori all'interno delle stanze del suggestivo castello Aragonese, vede la partecipazione attiva di Francesco Del Grande, con le sue riproduzioni di progetti rinascimentali del maestro Da Vinci. Altri artisti reggini hanno donato alla città le loro creazioni e l'iniziativa ha avuto il suo culmine in una sceneggiatura teatrale dal nome "Scena nuda".

Il primo cittadino è intervenuto, nello specifico, durante l'inaugurazione dell'evento. Insieme a Falcomatà erano presenti l'assessore Calabrò e il delegato Arcidicao. Impossibile, in un momento culturale, non far riferimento alla stretta attualità e alla morte dello scrittore Andrea Camilleri: "Ad un’iniziativa che profuma di cultura e storia non si può non dedicare un ricordo - dichiara il sindaco - al cantore del Sud, Andrea Camilleri, che tanto, tantissimo, mancherà al patrimonio culturale italiano e mondiale. La circostanza è anche opportuna per ringraziare gli artisti che, con le loro opere, arricchiranno il nostro Castello Aragonese. Lo ritengo ed alle scelte dell’amministrazione, così come stanno per altro facendo le numerose associazioni che operano sul nostro territorio. È un bel segnale che rende bene il “risveglio culturale” al quale l’amministrazione sta lavorando insieme alle associazioni, riscoprendo luoghi e patrimoni culturali che prima, per diversi motivi, erano inutilizzati. Il Castello Aragonese è uno fra questi".

"Qualche giorno fa – ribadisce Falcomatà – proprio al Castello abbiamo ospitato la presentazione degli stemmi della Polizia di Stato insieme al Questure ed al Vicecapo della Polizia, il prefetto Antonio De Iesu, che ha sottolineato la bellezza della nostra terra mai conosciuta fino a quel moneto. Ecco: riscoprire i luoghi del nostro patrimonio storico, artistico, archeologico è forse il miglior bigliettino da visita per promuovere una bella immagine della nostra città. Ed il modo migliore è farlo rendendo protagoniste le associazioni che, finalmente, da qualche anno, operano in sinergia comprendendo una cosa che storicamente è stata difficile da far attecchire nella nostra città: ovvero, l’idea di fare squadra soprattutto quando si lavora su un terreno comune e si guarda ad un obiettivo condiviso".

"Spesso – si conclude la riflessione del primo cittadino - e lo dico senza timore di smentita, purtroppo la cultura anziché essere un elemento intorno al quale ritrovarsi ed essere tutti d’accordo per sviluppare un progetto collettivo, è stata invece divisa per rincorrere primogeniture su progetti idee. Quello che stiamo riscontrando adesso è un percorso assolutamente inverso, segno di un elemento di maturità verso il quale a città sta andando incontro. Dobbiamo continuare su questa strada. È l’idea che stiamo portando avanti con l’assessore Calabrò, con il delegato Arcidiaco e con gli artisti e le associazioni impegnati ad abbellire, arricchire e valorizzare siti come il Castello Aragonese. Si deve ragionare su una partecipazione estesa dando spazio, voce e dignità a chi opera potendo contare anche sul giusto sostegno delle istituzioni".