Lavoro, concluso un incontro dei giovani di Confindustria: "In Calabria scenario drammatico"

L'associazione dei giovani imprenditori di Confindustria ha deciso di focalizzare la propria attenzione sul futuro lavorativo del nostro territorio. Lo sviluppo del settore passa dal rilancio dell'area dello Stretto e l'iniziativa "Lo Stretto sostenibile, imprese e competitività" nasce proprio per discutere temi come l'ecosistema, le innovazioni e le più generali possibilità da intraprendere per svoltare e cambiare gli scenari dei prossimi anni.

L'appuntamento ha visto la nutrita presenza di imprenditori calabresi e siciliani, rappresentati del mondo universitario, giovani startupper e varie associazioni. La stretta attualità, come l'accessibilità agli strumenti finanziari e alle opportunità per le piccole imprese in crescita hanno acceso il confronto e i commenti. L'incontro ha avuto il suo culmine nell'analisi di Umberto Barreca, presidente della delegazione reggina dei giovani imprenditori: "Un fenomeno drammatico che sta condannando il nostro territorio al declino. Le cause di tutto ciò sono ben note: mancanza di lavoro che, peraltro, è in larghissima parte legata alla totale assenza di servizi essenziali per le persone e le imprese".

"I numeri forniti dai principali osservatori socio-economici parlano chiaro laddove evidenziano che - prosegue Barreca -  tra qualche anno, forse appena un decennio, queste regioni saranno popolate solo da anziani. Uno scenario drammatico che impone una seria riflessione da parte di tutti. Occorre cambiare decisamente rotta rispetto a quanto fatto fino ad oggi attraverso inutili e improduttivi finanziamenti a pioggia che nulla hanno determinato in termini di innovazione e sviluppo dei contesti urbani in cui viviamo e dove ancora oggi, nel 2019, mancano servizi basilari quali trasporti, sistema idrico, gestione rifiuti, reti ad alta velocità solo per citarne alcuni."

"Come giovani imprenditori di questa terra, vogliamo offrire - ribadisce il presidente - un contributo tangibile che guardi anche ai modelli produttivi e imprenditoriali virtuosi che il nostro gruppo è in grado di esprimere. Noi siamo la dimostrazione che in questa terra è possibile fare impresa. Ma se vogliamo mettere a sistema asset strategici quali il turismo, l'industria 4.0, il digitale, è necessario un radicale cambiamento, a cominciare dalla macchina burocratica: impensabile che negli uffici pubblici un imprenditore debba fare i conti con funzionari impreparati e procedure elefantiache. Inconcepibile che questi territori debbano trovarsi in una condizione di sostanziale isolamento, con un sistema di trasporti inadeguato e costosissimo. Intollerabile l'arretratezza delle reti tecnologiche che non consente alcuna crescita ai vari distretti produttivi e industriali locali."

"Il nostro gruppo, da anni, si fa promotore - conclude Barreca - di un messaggio positivo di fiducia e speranza e continuerà lungo questa strada ponendosi al servizio delle classi dirigenti e del tessuto socio-economico. Crediamo, però, che il tempo dei proclami sia terminato: servono fatti, azioni concrete, precise assunzioni di responsabilità".