rotate-mobile
Attualità

Il Lido non è pronto per l’estate? La riapertura slitta a luglio

Sono in corso d’opera gli interventi per ridare decoro alla struttura. La bella stagione a Reggio inizia in ritardo, non più a fine giugno. In cantiere il nuovo progetto esecutivo

Era il fiore all’occhiello della città. Il cuore pulsante dell’estate reggina. Il Lido comunale “Genoese Zerbi” da più di 50 anni rappresenta per molti un luogo del cuore, un rifugio, una seconda casa. E come tutte le case che si rispettano, ha accolto migliaia di cittadini e turisti, rendendo loro nel corso del tempo comfort, servizi, momenti di svago e relax.

Oggi ciò che è sotto gli occhi di tutti è una situazione decisamente diversa. Cornicioni pericolanti, abusivismo, sporcizia, degrado, abbandono. Una struttura fatiscente che non si capisce ancora perché non si possa riqualificare ben prima della stagione estiva. Il Lido, infatti, potrebbe rappresentare un luogo di ritrovo per tutto l’anno, considerate la sua posizione strategica e le bellezze naturali che lo circondano. Ciò lo rende proponibile dal punto di vista turistico e attrattivo.

“Si riaprirà nella prima parte di luglio”, ha annunciato il consigliere delegato al turismo Giovanni Latella, rendendo nota la prossima riqualificazione dello stabilimento comprensiva di circa 150 cabine (su un totale orientativo di 780) e un surplus di cabine di legno. 
“Il progetto esecutivo per il nuovo Lido comunale sarà pronto entro il mese di settembre –ha aggiunto Latella - ed i lavori verranno effettuati in inverno. Nei prossimi giorni, invece, partiranno i lavori di restyling della struttura che saranno affidati a Castore”.

Manca davvero poco all’inizio dell’estate, e già molte cose non quadrano. Prima fra tutte, il periodo di riapertura, solitamente fissato per fine giugno, intorno al giorno in cui si festeggiano San Pietro e Paolo, e quest’anno slittato a luglio.

“L’idea è quella di anticipare per il prossimo anno il periodo di apertura –ha detto in merito Latella - in modo da poter destagionalizzare l’offerta turistica ed attivare la concessione balneare già dal mese di maggio. Insieme ai lavori naturalmente partirà nei prossimi giorni anche il bando di gestione, che riguarderà non solo le cabine che saranno recuperate e quelle nuove che saranno posizionate, ma anche l’area della spiaggia e della storica torre Nervi”. 

Ma alcuni cittadini non capiscono, e si domandano il perché di questo ritardo e del mancato intervento preventivo, stando soprattutto a quanto è sotto gli occhi di tutti. Rifiuti, erbacce, fognature a cieli aperti, pezzi di intonaco caduti, ferri arrugginiti lasciati scoperti alla mercé di tutti. Un’ulteriore problematica è certamente quella dei vandali. Veri e propri atti di vandalismo ai danni dello stabilimento si sono perpetuati nel tempo, dando un’immagine che non appartiene al Lido e alla città.

Ma cosa succede? I più fiduciosi e pazienti credono ci voglia del tempo per riprendere in mano la situazione, ma ormai il mese di maggio è giunto al termine.

Stando a quanto comunicato dal consigliere Latella, il Lido comunale sarà riqualificato con nuove docce e spogliatoi. Le cabine ad oggi non utilizzabili saranno coperte con dei pannelli e messe in sicurezza in attesa del completamento della progettazione esecutiva e dei lavori autunnali. Sarà garantito, come sempre, un servizio di controllo della polizia municipale.

Tanta carne al fuoco, che però ad oggi non porta ancora a concretizzare il sogno dei cittadini di un ritorno al passato. 

Il Lido com’era

Il Lido è stato uno dei primi centri balneari del Sud Italia, costruito intorno agli anni Venti nel pieno centro cittadino. I più affezionati ricordano con rammarico e nostalgia le folle di bagnanti in fila per entrare, da una parte gli occasionali, dall’altra i tesserati. I trampolini da cui grandi e piccini si tuffavano a mare. Il bar, la pizzeria, la postazione della polizia, del pronto soccorso, la pedana all’aperto dove si ballava giorno e notte.

Si sono svolte al Lido diverse iniziative a carattere nazionale, come il concorso di Miss Italia. La rotonda sul mare ospitava eventi ricreativi, spettacoli e iniziative. Quale migliore sfondo, poi, se non quello dello Stretto? Uno sfondo naturale rimasto immutato nei secoli; cosa che non si può dire dell’altro lato della visuale. 

Il ricordo

Con la morte del cuore, infatti, un cittadino ricorda “gli anni belli” del suo Lido, quando non esisteva la sporcizia, la fogna, l’abbandono e la non curanza di alcuni dei bagnanti appartenenti ad una piccola grande famiglia. “Basta un po’ di volontà – dice – spirito di iniziativa e attenzione”.

L’accettazione?

Attenzione che la maggior parte degli affezionati alla loro cabina storica e al loro Lido preservano per la memoria, il mare, il sole, e ciò che resta di vivo oggi. È una signora a dimostrarsi entusiasta di quello che ancora esiste. “Abbiamo un posto meraviglioso dove trascorrere l’estate – afferma – e tra un po’ lo sarà ancora di più. Ciò che lasciamo pulito, noi lo ritroviamo poi sporco. La colpa non è nostra, perché ci teniamo al nostro Lido e vogliamo che si preservi la sua memoria collettiva”. 

Un modo per non vedere? Spirito di adattamento? 

La realtà non si può negare. Il ricordo di chi il Lido lo ha conosciuto e vissuto 50 anni fa affievolisce alla vista di ciò che è rimasto oggi. 

Alcuni vogliono solo trovare un colpevole, altri una soluzione. 

Dal Comune qualcosa si sta smuovendo, non solo tra la maggioranza, ma anche tra l’opposizione. È stato il consigliere di Forza Italia Pasquale Imbalzano a pronunciarsi in merito, considerando una vera e propria “iattura” la mancata spesa di 2,8 milioni di euro di Fondi Europei destinati proprio alla manutenzione del Lido comunale. 

Sentendo entrambe le parti, da un lato Giovanni Latella collega la variazione del progetto iniziale della struttura, sul quale erano stati inizialmente destinati i finanziamenti Pisu, al vincolo posto dalla soprintendenza. Proprio per rispettare tale condizione, oggi si parla di recupero conservativo dell’esistente. Mentre la minoranza, dall’altro, richiede risposte più concrete e  l’incoraggiamento di iniziative che possano permettere ai cittadini di usufruire del Lido non più in maniera parziale e sempre più sporadica.

Quest’anno, dunque, si riapre a luglio, ma come pensano in molti qualcosa deve necessariamente cambiare. A volerlo sono i cittadini. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Lido non è pronto per l’estate? La riapertura slitta a luglio

ReggioToday è in caricamento