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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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I musei di Reggio e Siracusa si incontrano in onore di Paolo Orsi: mostra al MArRC

Fu proprio Orsi, afferma il direttore Malacrino: "A volere la costruzione di un Museo della Magna Grecia, che accogliesse in un’unica collezione i reperti degli scavi della regione"

I tesori di due città del Sud, unite da un "grande uomo del nord" quale fu Paolo Orsi. A lui, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha intitolato un'intera area del museo e Siracusa, un intero Museo. Oggi, proprio il MArRC e il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” sono insieme per inaugurare una mostra interamente dedicata al grande archeologo e ricercatore triestino. 

La mostra, la prima in onore di Orsi, dal titolo "Alle origini dell’archeologia tra Calabria e Sicilia”, è stata inaugurato, questo pomeriggio, presso il Museo Archeologico reggino, dal direttore Carmelo Malacrino e dalla sua omonima siciliana, Maria Musumeci. La realizzazione di questa importantissima mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione non solo dei due Musei archeologici di Calabria e Sicilia, ma grazie al contributo co-finanziato dalla Regione Calabria. Un progetto, ricorda Malacrino "che rientra nell’ambito di un programma europeo di valorizzazione del sistema dei Beni Culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria annualità 2018”.

Mostra Paolo Orsi 04-2La mostra, visitabile fino all’8 settembre, andrà ad arricchire la già importante offerta museale reggina fornendo anche un ‘assaggio’ dei tesori custoditi all’interno del Museo siciliano. L’importanza della figura di Paolo Orsi, è stata sottolineata dalla direttrice Musumeci: “Orsi, è stato non solo un grande ricercatore e uomo di grande cultura, anche il pioniere di metodi di ricerca e scavi che tutt’oggi noi utilizziamo e continuiamo a sviluppare”. Fu Paolo Orsi, aggiunge Malacrino “a volere la costruzione di un Museo della Magna Grecia, che accogliesse in un’unica collezione i reperti provenienti dagli scavi in tutta la regione. Da questo progetto nacque il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dopo il terremoto del 1908, dalla fusione del Museo Statale con il Museo Civico”.

 L'esposizione è concepita in cinque sezioni espositive, basate ovviamente sull’attività di scavo condotte da Orsi sui territorio di Calabria e Sicilia dalla preistoria sino al Medioevo. Oltre 230 reperti, che raccontano il fascino senza tempo di un viaggio straordinario sulle orme biografiche e professionali di Paolo Orsi in Calabria e Sicilia. Fiori all’occhiello della mostra, i due capolavori dell’arte greca occidentale, entrambi datati V secolo a.C: il meraviglioso complesso statutario del Cavaliere di Marafioti, della collezione del MArRC, e la seducente seppur mostruosa Gorgone-Medusa, bene culturale del patrimonio archeologico del Museo siracusano.

Per i visitatori è previsto un servizio di audioguide in quattro lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo), in 12 tracce, per un viaggio a ritroso nel tempo per conoscere la vita biografica e professionale di Paolo Orsi, per comprenderne meglio l’importanza nel mondo dell’archeologia e della cultura e per scoprire alcuni eccezionali “tesori” di Calabria e Sicilia.
 

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