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Natale, le regole d’oro per cene e pranzi in sicurezza ai tempi del Covid

Dall'uso del telefonino agli avanzi. I consigli del professor Carlo Signorelli per non rischiare durante le feste

Distanziamento sociale, cene e pranzi rigorosamente in famiglia con la sola possibilità di invitare due persone non conviventi, con eventuali figli minori di 14 anni a seguito, anche senza legami di parentela.

Niente lunghe tavolate o reunion tra familiari: il decreto del 18 dicembre sacrifica, in nome della sicurezza, anche il Natale del 2020 per un periodo di festività che si preannuncia il più inusuale degli ultimi tempi. Ma quali regole seguire per rendere più sicuri anche gli incontri casalinghi durante pranzi o cene? Arriva una piccola guida per non farsi cogliere impreparati.

I consigli per le feste, pubblicati da Repubblica arrivano da Carlo Signorelli, professore di igiene e salute pubblica del San Raffaele di Milano. 

Ecco come comportarsi: il distanziamento in primis anche tavola con posti a 1,5 metri di distanza tra commensali; vietati abbracci; niente scambio di bicchieri, posate e piatti. In caso di avanzi questi vanno cucinati nuovamente per debellare eventuali batteri o virus.

E per quanto riguarda i telefonini? Il professionista sconsiglia di passarsi il cellulare. Bisogna escludere canti, non scambiarsi gli asciugamani e aprire le finestre per favorire il ricambio d’aria.  
 

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