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Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità Santo Stefano in Aspromonte

Parco Aspromonte, prosegue l'entrata di Valle infernale nel sito seriale Unesco

La riserva naturale sta percorrendo un iter per essere inserita nella rete internazionale, che attualmente protegge l’integrità di 78 foreste vetuste di 12 Paesi europei

Valorizzare le risorse del territorio è una missione sempre presente nel lavoro del Parco Nazionale dell'Aspromonte. All'ordine del giorno troviamo il percorso verso il riconoscimenti della riserva di Valle Infernale nel sito Unesco “Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”, rete internazionale che attualmente protegge l’integrità di 78 foreste vetuste di 12 Paesi europei. 

Lo scorso 14 gennaio a Vienna, con il coordinamento dell'ufficio federale per le foreste svizzero, si è tenuto un incontro tecnico conclusivo per estendere il sito con la messa a punto del dossier di candidatura da far firmare agli Ambasciatori Unesco a Parigi. Un passo in avanti deciso e rilevante, che avvicina la riserva di Valle Infernale verso il traguardo. L'ultima fase adesso vedrà impegnata l'Iucn e il Comitato Unesco Wh ad una valutazione generale, fondamentale per l'iscrizione delle nuove faggete vetuste nel sito seriale.

L’estensione, nello specifico, prevede l’entrata nella rete attuale composta da 10 faggete italiane iscritte al Patrimonio dell’Umanità, di due riserve naturali dello Stato gestite dai carabinieri forestali raggruppamento Biodiversità tra cui la Valle Infernale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. 

L’unicità della rete protetta delle faggete vetuste sta nel tutelare i processi biologici ed ecologici unici che contraddistinguono gli esempi meglio conservati. In Italia il coordinamento del dossier è stato svolto dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in sinergia col ministero dell’Ambiente e con la consulenza scientifica dei professori Gianluca Piovesan ed Alfredo Di Filippo dell’Università della Tuscia. 

Il responsabile della Biodiversità del Parco Antonino Siclari, nel commentare i passi in avanti nel percorso, ha così dichiarato: “Attraverso l’estensione della Rete e il coinvolgimento della riserva di Valle Infernale,  potremo rafforzare le azioni di conservazione di un habitat forestale strategico per la nostra Area Protetta e, contemporaneamente, ampliare le numerose attività internazionali che vedono il Parco dell’Aspromonte protagonista. Si tratta di una rete unica strategica per rispondere agli obiettivi di Agenda 2030 innanzitutto per conservare la biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici."

Parola anche al vice presidente Domenico Creazzo: "Il Parco dell’Aspromonte prosegue nel suo  eccellente lavoro di tutela del patrimonio naturalistico e ambientale con continui riconoscimenti su scala internazionale che ci rendono orgogliosi. Proteggere e valorizzare il nostro territorio, con particolare attenzione ad una biodiversità che, costantemente, ci regala nuove scoperte da tutelare e nuove idee da sviluppare e declinare in programmazione e iniziative scientifiche”.

“Con questa espansione in Aspromonte  - afferma invece Gianluca Piovesan, docente di pianificazione ecologica del territorio forestale - la rete delle faggete vetuste dell’Unesco racchiude ora una settore rilevante dell’hotspot mediterraneo. Nei rifugi glaciali della Calabria, infatti, ancora oggi si rinvengono ecosistemi di elevata integrità e biodiversità dove grazie al regime di protezione in atto, le foreste stanno rispondendo molto bene al riscaldamento ”.

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