"Ieu mindi vajiu a Petra Cappa 'Ntonella, eh": ecco il rifugio sicuro contro il Coronavirus
Il tormentone social ha "infettato" il web e le chat di Whatsapp con risate contagiose. Torna alla ribalta il monolite più alto e affascinante d’Europa
La psicosi del Coronavirus ha "infettato" il web e le chat di Whatsapp. Risate contagiose e vaccini inesistenti per il tormentone social su Pietra Cappa, che in pocchissime ore, ha riportato alla ribalta, con una furia virale, uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi dell'Aspromonte.
"ieu mindi vajiu a Petra Cappa'Ntonella, eh", la protagonista indiscussa del remix, che vive con terrore l'effetto contagio, decide di trasferirsi sull'affascinante monolite più alto d’Europa, rifugio sicuro, dove approdare per sfuggire dal temuto Covid-19. Il vocale ha scatenato un'epidemia di sana ilarità, in una quotianità costellata da preoccupazioni dilaganti.
Pietra Cappa
Il monolite, sorge sul versante jonico del Parco Nazionale d'Aspromonte, si trova esattamente nella Vallata delle grandi pietre, al confine tra i comuni di San Luca e Careri. Alto 140 metri e dalla superficie di quattro ettari di terreno, alla sua storia ruotano uan serie di leggende.
La più famosa narra che Gesù, arrivato in Aspromonte insieme ai suoi discepoli, chiese loro di raccogliere dei massi per fare penitenza. Pietro ne raccolse uno piccolo e quando Gesù trasformò i massi raccolti in calde pagnotte capì la lezione. Lasciò lì quel sasso, poi lo sfiorò con un dito trasformandolo in un masso gigante. Tra i racconti viene spesso ricordata anche la presenza e il mistero dei Cavalieri Templari. Pietra Cappa, purtroppo, è stato anche luogo di norizie di cronaca nera.