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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La precarietà e la bellezza del ritorno, la poesia in musica del cantautore Favaloro

L'artista reggino, che ha raggiunto la notorietà con i tormentoni Tapis Roulant e Tonnara di Palmi, chiude la trilogia dei brani dedicati alla sua terra. Parla di sè e del suo nuovo brano "Doppio Bacio" in esclusiva a Reggio Today

Abbiamo imparato a conoscerlo grazie a brani come “Tonnara di Palmi”, diventato vero e proprio tormentone estivo,  Augusto Favaloro, cantautore reggino, proprio in questi giorni è tornato sul web’con il suo ultimo singolo dal titolo: “Doppio Bacio”. Brano che chiude la trilogia composta da  “Love in Reggio Life” e “Tapis Roulant”. 
Musiche e testo, sempre inconfondibili, l’ultima ‘fatica’ di Favaloro, però, cambia registro allontanandosi dai singoli che lo hanno preceduto. Abbiamo chiesto proprio all’autore di raccontarci qualcosa in più del suo ultimo lavoro. 

Doppio Bacio, si discosta parecchio dai primi due singoli, di cosa parli in questo nuovo brano?

"L’ho scritta proprio a ridosso delle vacanze natalizie. Ho inviato un vocale alla mia band, intonando le prime due strofe ed è partito tutto. Doppio Bacio è in realtà il brano che mi rappresenta di più, diciamo che l’eccezione, sono i brani come “Tapis roulant”. Parla di un amore, un amore per un trolley destinato ad un addio! Rispetto al successo estivo, Doppio Bacio è un brano più impegnativo, una ballata romantica ricca di poesia. Fondamentalmente racconta la storia di molti che vivono fuori dalla propria città e rientrano per le occasioni. Un rientro che ti fa apprezzare, come nel caso dei reggini, le “lunghe passeggiate”. Ecco, con questo brano si apprezza la bellezza del ritorno. Partire per tornare perché Reggio è sempre pronta ad accoglierti”. 

Una scena del video riprende la tua dispensa ‘piena’ di scatolette di tonno Callipo. Una casualità, in vista delle elezioni, o c’è qualche riferimento?

“Assolutamente no, (ndr. ride) è pura casualità. La musica per me è sopra le parti. Diciamo che avendo vissuto per tanto tempo solo e fuori casa, la scatoletta di tonno era per me un must della cucina. Era un attimo, pasta e tonno, non cucinavo nemmeno il sugo. Un motivo che spiega la presenza delle scatolette di tonno Callipo nel video c’ è. È capitato che poco prima di girare il video, con la band avremmo dovuto esibirci proprio nel nuovo punto vendita a piazza Indipendenza. Purtroppo, la serata saltò. Allora abbiamo colto l’occasione per avere uno sponsor per il video, tutto qui. Nulla di politico”.

Nei  brani che abbiamo ascoltato, al centro c’è sempre la tua terra

“Si, ecco con l’ultimo brano, si chiude un cerchio. Ho raccontato quello che dovevo raccontare. Nei miei testi della mia città, della mia terra c’è tutto, perché comunque Reggio è una città che ti offre molti spunti, se tu togli una serie di dinamiche negative, Reggio non puoi non apprezzarla”. 

Hai fatto riferimento prima al fato che hai pensato e realizzato Doppio Bacio proprio a ridosso del Natale, ecco quanto tempo impieghi nel processo creativo?

“Ti dico solo che se riuscissi a promuovere me stesso alla velocità con cui scrivo, sarei già disco d’oro. Ho un’immediatezza, in tal senso, che talvolta mi stupisco da solo. Mi viene naturale, non ho mai studiato le cose a tavolino, vengono così. Infatti, il testo di Doppio Bacio era praticamente già tutto nel messaggio WhatsApp (ride).

Sei esploso grazie al web, ma sul tuo conto non si trovano molte notizie, come mai?

“Beh io effettivamente, non sono uno che sta molto dietro i social. So che sbaglio e che, in questo mestiere non paga questo tipo di pensiero, so che dovrei essere su Instagram o Facebook in modo costante, non ci riesco. Il solo pensiero di dover fare una storia su quello che faccio mi destabilizza”.

Se ti dovessi descrivere, cosa diresti di te stesso?

“Parlando di me, in questo momento della mia vita o forse grazie all’età, devo dire che senza presunzione mi potrei definire come un tipo estremamente sincero. Ovvero, se un giorno incontro per strada una persona che magari non conosco e io, in quel momento sono triste, mi si legge in faccia e non riesco a fingere il contrario. Lo stesso vale se sono contento o per altri stati d’animo. Altra pecca, questa, perché sul lavoro questo aiuta poco. Ma è più forte di me, non riesco a dire, fare o fingermi ciò che non sono, ma con chiunque. E poi non son uno che si vanta molto, infatti, se mi dovessero chiedere che lavoro fai. Io non dico mai ‘faccio il cantante o il musicista’ perché comunque non mi sento così arrivato e quindi, rispondo magari che sono disoccupato (ride)”. 

Prossimi brani in uscita, hai già qualcosa in cantiere?

Di brani ne ho un infinità. Adesso sto lavorando su un testo che amo molto, si intitola Martina. 

Ci puoi dire già qualcosa o è top secret

“E’ ancora da rielaborare, ma è la storia di una coppia e di uno stregone. È una canzone quasi esoterica. Lui è un tipo con molte aspettative nella vita, che pensa magari di poter avere molto di più, mentre lei Martina, appunto è pienamente soddisfatta della sua vita e di stare con questo ragazzo. Accade un giorno che incontrano uno stregone che comunica al ragazzo non avrà altro nella vita che Martina. E su questo si sviluppa la storia, ma ci sto ancora lavorando. In realtà ho già in mente il video che spero di poter realizzare insieme ad un talentuoso artista locale. Spero di poter raccontare il video attraverso dei quadri, ma è un progetto al quale voglio lavorare perbene. È ancora tutto da vedere”.

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