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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il ricordo / Seminara

Quando Lucio Dalla fu ospite a Seminara per comporre la canzone "Come il vento"

A undici anni dalla morte dell'artista, Santo Gioffré ricorda l'amicizia nata sul set della fiction Artemisia Sanchez, tratta dal suo omonimo romanzo

Nel giorno dell'undicesimo anniversario della morte di Lucio Dalla, a dedicare un pensiero al grande cantautore è Santo Gioffré. Lo scrittore e medico calabrese racconta la nascita di un'amicizia e un'affinità speciali, avvenuta sul set della fiction Rai "Artemisia Sanchez", tratta dall'omonimo romanzo storico di Gioffré. Dalla fu tra gli interpreti della serie nei panni del prelato Agostino Falvetti, zio di Angelo, l'uomo amato dalla protagonista, e ne compose anche il brano portante della colonna sonora, "Come il vento". E quell'esperienza lo avrebbe portato a un indimenticabile buen retiro artistico tra le campagne di Seminara.

Era stato Lucio a voler conoscere Santo, esprimendo questa volontà al regista Ambrogio Lo Giudice, che lo aveva voluto attore con un aspetto inedito: parrucca boccoluta da nobile, abito cardinalizio e senza la celebre barba. "Mi apparve cosa sconcia non assecondare la richiesta - ricorda Gioffré sulla sua pagina Facebook - Trovai Lucio Dalla con addosso i costumi di scena e quando gli dissero che ero lì, chiese di sospendere i lavori e mi venne incontro, abbracciandomi, con molta cordialità". L'artista era incuriosito dalla storia avventurosa del libro e, continua Gioffré, "mi domandò, subito, come mi era venuto in testa di scrivere un romanzo in cui un prete prendeva una donna dentro una sagrestia". Lo scrittore condivise con il cantante la vicenda del ritrovamento di un documento originale del 1789 che divenne fonte storica per la stesura del romanzo. Affascinato dalla storia, Dalla, che avrebbe anche composto le musiche della fiction, pensò di ispirarsi nel modo più istintivo, recandosi nei luoghi veri descritti nel romanzo e dove realmente avevano vissuto i personaggi. Il cantautore infatti non partecipò alle riprese calabresi della miniserie (a Bivongi, Palmi e Cerchiara nel cosentino) ma solo a quelle nei Sassi di Matera, dove, nella chiesa rupestre della Madonna dell'Idris, fu ricostruita la chiesa della Madonna nera di Seminara, distrutta dal terremoto del 1873. 

Dalla e Gioffré (foto Fb Santo Gioffré)

Lucio Dalla era fatto così. Già una volta, nel 1999, quando fu invitato a celebrare la speranza del porto di Gioia Tauro con un grande evento musicale, suggerì lui stesso il titolo "La sera dei miracoli", rievocando una sua celebre canzone, e volle andare personalmente sul posto, per conoscere quel territorio ferito che guardava con fiducia al futuro e dare il massimo della sua arte. 

Nella Piana, ospite dello scrittore e medico, arrivò in anonimato, sfuggendo al gossip e vivendo un'autentica immersione nelle suggestioni storiche di Seminara. "Per tre giorni - confida Santo Gioffré - in totale segreto, la mia casa a Sant'Antonio, nel borgo antico, divenne rifugio di un magnifico, grandioso artista". Un soggiorno scandito anche dalla buona cucina, tra stocco, fagioli e stroncatura. La vista del campanile della chiesa Sant'Antonio diede a Lucio lo sfondo emotivo e intellettuale perfetto per comporre come "Come il vento", ma quella permanenza sospesa tra passato e presente gli piacque tanto da mantenere un rapporto di stima costante con lo scrittore. 

"Rimanemmo in grande comunione d'amicizia - continua Gioffré - spesso m'invitava nella sua casa sull'Etna e mi regalava bottiglie di vino, un dobi di grande pregio per un povero astemio totale! Io ricambiavo con magnifiche ceramiche di Seminara. E se passavo da Bologna ero obbligato ad andare a trovarlo in quella bellissima casa salendo da piazza Maggiore".

L'ultimo incontro, programmato per l'estate del 2012, fu disdetto dall'evento improvviso della morte. "Lo avevo sentito qualche giorno prima della sua scomparsa - conclude Santo Gioffré - per congratularmi per la partecipazione al festival di Sanremo. Ci saremmo visti nei mesi estivi. Sono trascorsi undici anni dalla sua morte, a noi resta la sua magnifica opera artistica e quella dolcissima, maliconica Come il vento".

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