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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Tradizioni da "mangiare" per Festa Madonna: come rinunciare alle frittole o al paninu cu satizzu?

Un'esplosione di gusto per soddisfare il palato dei reggini. Tutto sullo street food delle festività mariane

Anche quest’anno per la Festa Madonna, la più attesa dell’anno per i reggini, si respira in città un’aria insolita, malinconica per qualcosa che è stato e che la pandemia sembra aver spazzato via. Niente processione, né festeggiamenti solo l’ombra di un ricordo per quel corteo che da sempre ha unito in un coro d’amore valori e tradizioni. Quello che resta è la devozione  che ogni hanno si rinnova attraverso la preghiera. Intramontabili però le tradizioni culinari che accompagnano questo periodo. Come rinunciare infatti alle frittole o al paninu cu satizzu?

Mangiare le frittole è un rito e i “fruttulari” sono giù al lavoro per non deludere le aspettative dei reggini. La  preparazione di questa pietanza, a base delle parti meno nobili del maiale ovvero lingua, muso, orecchie, gamboni, pancia, coda, rognoni e le scorcitte, richiede tempo ed esperienza ma il risultato è sempre impeccabile.

Ma che festa sarebbe senza u paninu cu satizzu? Ancora più buono se si aggiungono i peperoni. Il re dello street food reggino è pronto a soddisfare anche i palati più esigenti: la fragranza del pane incontra la dolcezza di ingredienti semplici ma genuini tipicamente calabresi, non solo i peperoni ma anche cipolla caramellata, patate, melanzane e pomodori e l’immancabile salsiccia (anche nella variante piccante) cotta alla brace, uno sei simboli indiscussi delle festività mariane.

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