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BeCal, Arcobelli: "Abbiamo dimostrato che valorizzare i piccoli borghi calabresi è possibile"

Il presidente ringrazia tutte le realtà che hanno collaborato al primo anno del progetto Valorizzazione del territorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ReggioToday

La storia culturale della regione Calabria è composta da diverse contaminazioni culturali che ne producono una ricchezza inestimabile. La Calabria possiede circa 800km di costa marittima con degli scorci che fanno invidia a tutto il panorama nazionale ed internazionale, ma la sua capacità attrattiva non deve limitarsi solo agli amanti delle vacanze in spiaggia.

“La nostra Regione” – afferma Arcobelli – “é una delle poche che permette di sciare guardando il mare, ma è anche la regione contaminata da profonde ricchezze valoriali e culturali che vanno valorizzate e sostenute”.

Quest’anno l’associazione BeCal ha voluto concentrare le sue attività estive sul progetto Valorizzazione del Territorio che ha avuto sede nei fantastici borghi di Africo e Bova. Due eventi che hanno visto la partecipazione di tante figure importanti della nostra cultura come lo scrittore Criaco ed il musicista Gurnari.

“Questo non è il nostro punto di arrivo” – aggiungono Zirilli e Custureri promotori del progetto – “poiché abbiamo voluto iniziare questo percorso con degli obiettivi molto più ambiziosi. Siamo già al lavoro per la prossima estate con il desiderio di voler coinvolgere altri borghi e raggiungere sempre più persone”.

Sulle attività dell’anno venturo: “Abbiamo il desiderio di includere anche il comune di Melito Porto Salvo, punta estrema dello stivale, dove si trova il borgo di Pentedattilo” commenta Armando Serrano di BeCal – “Un luogo visitato da chiunque decida di conoscere la costa ionica Reggina, ricco di fede e con una storia che ha inizio fin dal 640 a.C”. La giovane associazione continuerà su questo filone tematico lanciando un appello a tutte le amministrazioni, istituzioni ed associazioni che condividono la missione.

“Siamo coscienti che le amministrazioni da sole non ce la possono fare, in particolare le più piccole” – conclude Arcobelli – “ed anche per questo che BeCal è nata, col suo spirito di complementarietà”. L’associazione esprime il proprio senso di gratitudine a tutte le realtà coinvolte: l’amministrazione di Africo, la sua proloco, il Museo della Lingua greco-calabra “Gerhard Rohlfs” di Bova e tutte le altre associazioni coinvolte.

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