rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
I consigli

Alterazioni del ciclo mestruale: i consigli dello specialista, ecco cosa fare

Sull'argomento, l'intervento del dott Domenico Tromba, endocrinologo, consigliere dell’ordine dei medici di Reggio Calabria, presidente Associazione scienza e vita, membro cda Unime

Le  alterazioni del ciclo mestruale si manifestano quando le mestruazioni sono irregolari, ovvero quando non compaiono tutti i mesi oppure compaiono più di una volta con mestruazioni eccessivamente abbondanti o prolungate con anche perdite improvvise. Sull'argomento è intervenuto il dott. Domenico Tromba, endocrinologo, consigliere dell’ordine dei medici di Reggio Calabria, presidente Associazione scienza e vita, membro cda Unime.

"L'alterazione del ciclo mestruale - dice l'illustre endocrinologo - comprende diverse anomalie: del ritmo si caratterizzano per l'irregolarità della cadenza, oligomenorrea (cicli che ritardano), polimenorrea (cicli anticipati) e amenorrea (assenza di mestruazioni);della quantità e durata si distinguono in mestruazioni scarse (ipomenorrea), mestruazioni abbondanti (ipermenorrea), mestruazioni più lunghe (menoragia); della presentazione si distinguono in metrorragia (perdita anomala inaspettata) e le menometrorragie (perdite tra i cicli e mestruazioni lunghe). 

Le alterazioni del ciclo mestruale possono essere sintomi - prosegue Tromba - di diverse condizioni e patologie: acromegalia, squilibri ormonali, ipertiroidismo (malattia di Graves), ipotiroidismo (malattia di Hashimoto), lupus eritematoso sistemico, meningite, tumori (ovaio, cervice uterine, endometrio), endometriosi, cisti ovariche, difetti della coagulazione (Malattia di Von Willebrand), malattia infiammatoria pelvica, sindrome dell'ovaio policistico". 

Un ciclo mestruale irregolare è spesso spia di altri disturbi fisici e/o psicologici che possono minare il benessere di una donna. "Le disfunzioni più frequenti - afferma l' endocrinologo - sono l’oligomenorrea, in caso di ritardo del ciclo, l'amenorrea, in caso di mancanza prolungata delle mestruazioni e ancora la dismenorrea, che comporta una invalidante sintomatologia dolorosa.

L’irregolarità può dipendere non solo da fattori quali disfunzioni ormonali, pregresse patologie, ma anche dallo stile di vita, a partire dall’ alimentazione. Seguire una dieta controllata e bilanciata può infatti prevenire e/o ridurre l’insorgenza di problematiche legate alla fase premestruale e al periodo stesso del ciclo". 

C'è dunque una stretta correlazione tra dieta e ciclo mestruale: più l'alimentazione è equilibrata e corretta e maggiori sono le possibilità di combattere le irregolarità mestruali. "E’ consigliato fare attenzione al consumo di alimenti - evidenzia lo specialista -  che potrebbero incidere sul flusso sanguigno, come ad esempio frutti ad elevato contenuto di zuccheri quali melone e fragole, caffè e alcolici, o ortaggi come i funghi.

Da evitare sono anche tutti i cibi ad alto contenuto di sale che potrebbero favorire la ritenzione idrica. E’ preferibile infatti consumare finocchi, sedano e tisane per un migliore drenaggio linfatico e incrementare le fibre per garantire una buona regolarità intestinale. E’ utile integrare nella dieta le vitamine del gruppo B per stimolare la produzione di globuli rossi, di fondamentale importanza per l’organismo durante le mestruazioni. Nello specifico, la vitamina B1 presente nei legumi e nel lievito di birra, la vitamina B12 contenuta in formaggi stagionali, carne bovina, coniglio e uova e la vitamina B6, di cui sono ricchi i piselli e i cereali integrali".

Quale dieta è possibile seguire per la dismenorrea? "Molte donne - afferma l'endocrinologo - soffrono di questo disturbo durante il ciclo mestruale, accompagnato da crampi addominali, dolori alla schiena e alle articolazioni, mal di testa, spossatezza e sbalzi di umore. La dismenorrea può dipendere da una anomalia dell’utero, da una predisposizione costituzionale, o ancora dallo stress, tutti fattori che possono determinare la diminuzione della produzione di betaendorfine che rappresentano analgesici naturali. 

La scelta giusta degli alimenti potrebbe al contrario essere un toccasana, prediligendo ad esempio cibi ricchi di ferro e magnesio e vitamina B, come le barbabietole rosse, la frutta secca, i legumi, come ceci, fagioli, e cereali integrali".

Spazio anche ai carboidrati come pane e pasta che hanno un effetto calmante sul sistema nervoso e possono ridurre i sintomi dolorosi. "A livello di dieta -conclude il dott. Tromba- è bene ricordare che la produzione di ormoni può essere condizionata da quello che si mangia: nutrirsi di lamponi, lenticchie, altri legumi e condimenti a base di limone aiuta a ritardare l'arrivo delle mestruazioni.

Il cioccolato o cacao: è il re del periodo mestruale perché vi ricorriamo sempre, anche se non nelle sue versioni più salutari. Il cioccolato nero è una fonte di magnesio che agisce come rilassante muscolare e calma il tuo utero, azione necessaria quando hai i crampi. Inoltre, aumenta la dopamina e la serotonina, analgesici naturali che provocano benessere. Senza dimenticare che fornisce energia per renderti inarrestabile. Ricordati di scegliere le varietà di cacao più pure, che sono più salutari e naturali. Seguire una buona alimentazione è sempre importante. Ridurre lo stress e condurre una vita attiva e con abitudini salutari ci aiuterà sempre ad avere più energia e a sentirci meglio". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alterazioni del ciclo mestruale: i consigli dello specialista, ecco cosa fare

ReggioToday è in caricamento