La gravidanza può influire sulla salute orale e sul bambino: ecco i consigli
A quali problemi si va incontro durante il periodo di gravidanza? Di seguito le cose da sapere per salvaguardare la propria salute e quella del bambino
REGGIO CALABRIA - Durante la gravidanza, a causa dell'aumento degli ormoni, capita che il corpo della donna sia oggetto di alcuni cambiamenti. I denti potrebbero diventare più sensibili, mentre è possibile che le gengive appaiano come gonfie o infiammate; sono i sintomi di una gengivite da gravidanza che, se non trattata nel modo adeguato, può nuocere alla salute della donna e del bambino.
Numerosi studi - infatti - mostrano un forte legame tra una cattiva salute orale e malattie croniche come il diabete, le malattie cardiache e l'ictus.
La cosa più importante è quella di salvaguardare, il più possibile, il proprio corpo e quello della nuova creaturà che verrà al mondo.
Quali sono i consigli migliori
La maggiore concentrazione dei batteri orali che si verifica in gravidanza è contrastabile - essenzialmente - seguendo una routine di igiene appropriata. Ecco le azioni principali da eseguire:
- Spazzolare i denti per due minuti, due volte al giorno, è il modo ideale per combattere la placca e prevenire la gengivite da gravidanza. Si consiglia di utilizzare uno spazzolino elettrico, perché sono più efficaci nella rimozione dei batteri rispetto a quelli manuali e garantiscono una pulizia più accurata
- Durante la spazzolatura è essenziale raggiungere gli spazi più stretti. Per farlo è consigliabile bere molta acqua e usare il filo interdentale almeno una volta al giorno.
- Sciacquare la bocca con acqua del rubinetto e aggiungere il colluttorio, anziché lavare i denti subito dopo il rigetto. Tale mossa può essere utile a non danneggiare lo smalto dei denti, in quanto le nausee mattutine e il vomito ripetuto possono portare all'erosione dello smalto dentale e carie.
- È importante comunicare al dentista la propria gravidanza, nel caso in cui sia necessario modificare i trattamenti. Meglio sempre prenotare una visita - non improvvisare - e consultare un professionista medico
Fonte: Today.it