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Redazione

Tamponatevi tutti e chi se ne frega se non vi vaccinate!!!

"A oltre due anni di distanza da quando il Covid-19 è diventato realtà anche in Italia non si è mai deciso di prendere l’unica decisione determinante: fare della vaccinazione un obbligo"

La verità è che dei vaccini ai più piccoli non gliene importa un fico secco a nessuno. Non importa a quei genitori che hanno scelto di non vaccinarsi e hanno deciso di fare lo stesso con i loro figli. Non importa a quei genitori che per “opportunità” sono stati chiamati a fare la fila davanti ad un centro vaccinale per dotarsi di green pass ma hanno deciso di non fare la stessa cosa per i propri figli. 

Non gli importa ai genitori, impauriti più della medicina che della malattia, e non importa nulla alle istituzioni incapace persino di creare posti letto. A dire il vero, non gli frega niente neanche del diritto all’istruzione: per i genitori va bene inchiodare i bambini davanti a cellulari e videogame.

Ma, soprattutto, non importa seriamente alla classe politica che ha in dote le sorti della nazione. Già proprio così. Potreste obiettare: ma la politica si è mossa, la politica è scesa in campo nella lotta contro il Coronavirus. Giusto, ma solo in parte. A oltre due anni di distanza da quando il Covid-19 è diventato realtà anche in Italia non si è mai deciso di prendere l’unica decisione determinante: fare della vaccinazione un obbligo. Troppo difficile tenere insieme le varie anime politiche di una coalizione assai ampia, troppo facile scivolare in una crisi di governo che avrebbe aperto le porte ad un ritorno alle urne anticipato e al rischio, serio, di perdere la poltrona. 

Meglio decidere di non decidere. Anche Mario Draghi è caduto in questa trappola e ha scelto di non scegliere. 
Ma non solo. In questi anni sono state partorire delle norme che definire astruse è dire poco. L’ultima in ordine di tempo è il decreto legge numero 1 del 7 gennaio ultimo scorso. Questa norma porta in nuce l’ulteriore dilazione dei tempi di vaccinazione per i bambini fino a dodici anni. Questo perché quando nemmeno aver completato il ciclo di vaccinazione pediatrica contro il Covid-19 ti consente di evitare il tampone in caso di un compagno positivo, si evince chiaramente che, come al solito, in Italia si usano due pesi e due misure. Lo stesso, infatti, non vale per quegli studenti che frequentano le scuole primarie di secondo grado. Vaccinati e non vaccinati vengono trattati alla stessa maniera. Tamponatevi tutti e chi se ne frega se non vi vaccinate!!! 

Sei un bambino, hai fatto il vaccino e stai bene? Fai il tampone lo stesso, stai in dad e ti fai pure una bella quarantena! Che detto tra noi è facile, ma spiegatelo ad un bambino di 6 anni vaccinato nonostante  tante paure. Hai fatto il vaccino bimbo bello, chi se ne frega!!! Meglio, molto meglio, sarebbe stato stabilire che in classe per fare lezione in presenza ci possono rientrare solo gli alunni vaccinati e realizzare hub vaccinali in ogni scuola utilizzando la figura dell’infermiera d’istituto che era stato promesso dalla Regione Calabria per allargare il bacino dei vaccinati contro il Covid-19.

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Tamponatevi tutti e chi se ne frega se non vi vaccinate!!!

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