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Lo Stretto necessario

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A cura di Roberta Pino

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Solstizio d’estate e poesia: il connubio che celebra la bellezza in riva al mare

L’Accademia del tempo libero ha celebrato la poesia nel giorno più luminoso dell’anno

Celebrare il solstizio d’estate con i versi di una poesia. L’associazione culturale Accademia del tempo libero ha promosso, negli ultimi mesi, l’evento “Scritture creative per Poesie Umane”, un laboratorio di versi realizzato nella cornice del teatro auditorium Zanotti Bianco di via Melacrino.

Un vero e proprio ambiente, come suggerisce il significato della parola “laboratorio”, in cui sono state sperimentate attività di carattere, in questo caso, letterario. E il 21 giugno, classica data in cui si celebra il solstizio d’estate, il momento, cioè, in cui il sole raggiunge il punto di declinazione massima, è stata celebrata la poesia, in uno scenario suggestivo e unico quale è quello dello Stretto.

Solstizio estate poesia 01-2In riva al mare, al Pepy’s Beach, è avvenuto il suggello tra lirica e solstizio, grazie a circa trenta poeti che hanno declamato i loro versi con alle spalle il tramonto della giornata più luminosa dell’anno.

L’evento “Scritture Creative per Poesie Umane” è stato coordinato da Francesco Tassone dell’Accademia del tempo libero, evento apice, come già detto, di tanti mesi di officina della lirica. “Al teatro Zanotti Bianco, in questi mesi, si è creato un vero e proprio laboratorio di creazione di poesie - spiega Tassone - tutte dedicate ad eventi importanti della vita, a ciò che dà senso al vivere ed alle relazioni fondamentali, come, ad esempio, quelle con la madre ed il padre.

Un laboratorio attraverso cui si sono facilitate le creazioni poetiche, in cui anche i poeti esperti hanno migliorato le loro performance di scrittura, in cui la libertà espressiva, attraverso la penna e il taccuino, non ha trovato confini. Ed oggi, in riva al mare, abbiamo voluto celebrare i versi scritti da poeti conclamati e da persone che si sono improvvisate tali, che hanno liberamente scritto le poesie.

Un evento conclusivo simbolico, in cui ognuno declama la propria lirica. Ed il tema è libero”. Nell’attimo in cui l’astro ha raggiunto il punto più alto rispetto all’orizzonte, portando così il maggior numero di ore di luce, si è celebrata così la poesia, nel giorno in cui (è doveroso ricordarlo), si è spenta una delle più grandi poetesse italiane del secondo Novecento, Patrizia Cavalli. Versi toccanti, inni anche in vernacolo che decantano la Calabria, liriche che esprimono sentimenti personali, che celebrano la Bellezza, con la B maiuscola.

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Cos’è per te la poesia?
“E’ un respiro che mi consente, a volte, di prendere coscienza di alcune cose, di celebrare degli eventi ed ancora è un’occasione di salvezza, arriva come una dea alata, un angelo che salva la vita in quell’istante con parole che sono energia, significato, senso del quotidiano - chiarisce metaforicamente Francesco Tassone - è un legame inscindibile, per cui sento una gratitudine immensa”.

Qual è il legame tra la poesia e il solstizio d’estate?

“Il solstizio rappresenta un’occasione per celebrare la bellezza della vita, oggi è il giorno più luminoso dell’anno, in cui la luce ha raggiunto la sua larghezza massima, da qui in poi l’ampiezza della luce tenderà a diminuire fino ad arrivare poi all’equinozio in cui luce e buio si equivalgono, e al solstizio d'inverno in cui il buio ha la prevalenza. Il sole è celebrato nello yoga come una fonte di energia, di vita in cui praticare questa disciplina e sintonizzarsi col sole significa accordarsi col ritmo dell’esistenza, con quella energia che portiamo, per trovare la forza. E celebrare la poesia in un giorno così significa accordare lo strumento poetico all’armonia che genera la vita”.
Ed a proposito di questo legame, Francesco Tassone, che è anche maestro di yoga, ha composto dei versi sul solstizio d’estate:

Inizia e finisce col sole
il giorno più luminoso dell’anno
La notte certamente
si prenderà la sua oscura rivincita
In questo loro cercarsi
la vita è preparazione
Nel loro realizzarsi
è la festa di Dio

Francesco ha inoltre appena ricevuto un importante riconoscimento al 7° Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Città di Cefalù, per il libro di fiabe “La magia del Natale: il soffio fatato dell’avvento”. “E’ solo un pugno di versi, voce degli spazi tersi che aspettano di rivelarsi a chi sa ancora innamorarsi”, si legge nella copertina realizzata dal pittore Giuliano Fazzari. Solstizio e poesia in riva allo Stretto, per celebrare la bellezza, per amarla, per ricrearla, per tutelarla perché “la poesia non si scrive o si legge soltanto, il vero poeta è chi la vive”.

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