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Condomìni reggini: ecco come e quando si può revocare l'incarico all'amministratore

Assemblea o via giudiziaria: quali sono le modalità con cui procedere in merito? Ecco le informazioni necessarie

REGGIO CALABRIA - L'amministratore è un punto di riferimento essenziale per quei condomini reggini in cui abitano almeno 8 persone. A lui spetta il compito - spesso arduo - di coordinare e condurre tutto ciò che riguarda l'edificio in riferimento ed i suoi condomini.

A causa di attriti, può capitare che gli abitanti della struttura vogliano rinnovare tale figura, sostituendo la persona incaricata. Come fare? Ecco cosa sapere. 

Quando e come revocare l’amministratore 

Ciò può succedere - essenzialmente - in due modi: 

  • Tramite un'assemblea condominiale, in cui tutte le parti coinvolte devono concordare su più punti e aspetti della vicenda;
  • Per vie giudiziarie, da attuarsi nel caso in cui l’assemblea non dovesse sembrare utile. Procedura lunga e tortuosa, anche se può consentire al singolo condomino di prevalere. 

L'assemblea, come funziona

Per prima cosa è fondamentale la convocazione della riunione: per richiederla bisogna sollecitare lo stesso amministratore o - in alternativa - programmarla per iniziativa di almeno due condomini, a patto che rappresentino un sesto dei millesimi del palazzo.

Si procede poi con la votazione, spesso si decide un quorum particolare per la revoca, in altri casi ci si affida a quello che è stato stabilito per assemblee precedenti. Con la maggioranza dei votanti si ottiene inevitabilmente un determinato risultato e l’amministratore decade dal suo incarico dopo la nomina del suo successore (può non essere immediata).

Procedura giudiziale: i dettagli

Come anticipato in precedenze, tale fase può avvenire anche solo per la singola iniziativa di un condomino. Per arrivare alla revoca vera e propria sono necessarie prove inconfutabili, con il vantaggio però che la persona dimissionaria non potrà mai più essere rieletta. Le ragioni per cui presentare il ricorso possono essere diverse:

  • Decisioni personali: l’amministratore ha adottato decisioni per conto proprio, evitando il voto dell’assemblea.
  • Mancata presentazione del rendiconto: il rendiconto di gestione è un documento fondamentale e se l’amministratore non lo presenta entro 180 giorni dalla fine dell’esercizio si può procedere con la revoca.
  • Irregolarità gravi: comportamenti negativi, come ad esempio la mancata riscossione dei crediti condominiali, fatture “gonfiate”, mancata apertura del conto corrente condominiale ecc. 
  • Inescusabili superficialità:  condotte che vanno a danneggiare i condomini, oltre che dannose e contrarie agli interessi del condominio.

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