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Venerdì, 19 Aprile 2024
La cerimonia

Le copie dei Bronzi "restituite" al mare: giù nei fondali della Versilia

La cerimonia questa mattina dal Pontile di Tonfano. In tanti hanno assistito all'evento patrocinato da Regione Toscana e Comune di Pietrasanta nell'anno del cinquantesimo del ritrovamento dei due capolavori

E alla fine, riavvolgendo il nastro di una vecchia pellicola super8, i Bronzi di Riace, o meglio le copie dei due capolavori custoditi nella sala dedicata al Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria, scendono tre metri sott'acqua nei fondali di Marina di Pietrasanta dal Pontile di Tonfano. La Versilia celebra così il 50esimo dei guerrieri, "restituendoli" al mare che è stato il loro custode fino al 16 agosto 1972, giorno del ritrovamento.

"Rewind", è così che si chiama il progetto site-specific, ideato da Federica Rotondo, promosso dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro, che ha realizzato i guerrieri, patrocinato dalla Regione Toscana e Comune di Pietrasanta, è stato, nei giorni scorsi, ampiamente criticato e bollato dal Comitato per la tutela e la valorizzazione dei Bronzi di Riace e del Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria come: "Operazione ridicola e offensiva verso l'impegno degli studiosi che si sono spesi in cinquant'anni di restauri e ricerche".

L'insolito appuntamento per l'installazione subacquea, che alle nostre latitudini ha lasciato non poche perplessità, ha riscosso la curiosità di quanti hanno assistito all'evento, tenuto a battesimo dal critico d'arte Vittorio Sgarbi, presente sul Pontile di Tonfano insieme al sindaco di Pietrasanta, Alberto Giovannetti e alle istituzioni cittadine.

Sgarbi: "Essendo che gli originali sono paralizzati, impotenti, bloccati, i veri Bronzi sono questi"

Gli altri "Bronzi di Riace", le copie, realizzate a grandezza naturale, resteranno dunque in fondo al mare toscano per un anno: solo nel 2023, al termine dell'esposizione, spiega una nota del Comune "sarà possibile valutare l'impatto dell'interazione tra mare e bronzo". Saranno monitorate con una webcam che consentirà di osservare sui monitor le immagini dell'installazione artistica. Al progetto collabora anche il grande fotografo Massimo Sestini, vincitore del World Press Photo 2015: "È un’impresa unica e molto emozionante che mi permetterà di fare una foto altrettanto unica".

Note tecniche dei Bronzi di Riace realizzati dalla Fonderia d'Arte Massimo Del Chiaro

"Le copie dei Bronzi di Riace, - si legge sul sito ufficiale - come altre copie classiche dei Maestri del passato, sono state realizzate dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro inizialmente per una pura passione artistica innata ma, in questo caso specifico, soprattutto per rendersi conto nel dettaglio e misurare le notevoli capacità tecniche di questi “Grandissimi fonditori”. Nel V Sec. a.c. (ben 2500 anni fa), periodo storico a cui risalgono i due bronzi, questi grandi Maestri sono stati eccellentemente capaci di realizzare non solo dei capolavori scultorei ma, soprattutto, delle fusioni in bronzo realizzate a cera persa in un periodo storico in cui la tecnologia, in confronto ad oggi, era pressoché inesistente". (In basso la cerimonia dal Pontile di Tonfano - foto pagina Facebook Adamo Bernardi)

Bronzi Riace copie Versilia_foto facebook adamo bernardi-2

"Oggi giorno, invece, possiamo contare su moltissime semplificazioni tecniche: l'elettricità per gli elettroutensìli, le impastatrici meccaniche, gru/mezzi di sollevamento, i forni fusori a metano per la cottura del refrattario e del bronzo, saldatrici a T.I.G. ecc.; all’epoca, pur non avendo niente di tutto questo, sono stati perfettamente in grado di realizzare – interamente a mano – degli autentici capolavori senza potersi permettere il minimo sbaglio, pena il fallimento totale della creazione.

In merito alla qualità di riproduzione dei due colossi, l’on. Vittorio Sgarbi, lo scorso anno, ha affermato che si potrebbero confondere tranquillamente con gli originali; tanto è vero che nel Settembre 2021 sono stati esposti al Mart in occasione della mostra “Il falso nell’Arte”.

La tecnica impiegata per la loro produzione è la modellatura in creta, interamente realizzata a mano, basandosi esclusivamente su una serie di fotografie e misure sugli originali. In pratica una libera interpretazione artistica".

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