rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Abusava di una bambina, lei denuncia e i carabinieri scoprono tutto: un arresto

I militari hanno notificato l'ordinanza di arresto ad un 55enne reggino. Per evitare questi drammi è necessario attivare subito il protocollo "codice rosso", l'Arma avvia un progetto di sensibilizzazione nelle scuole

Nei giorni scorsi, i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di un 55enne reggino, accusato di violenza sessuale aggravata su una minore.

La confessione della minore

Il provvedimento costituisce l’esito di articolata indagine condotta dalla Compagnia di Reggio Calabria, a seguito di una segnalazione ricevuta dal dirigente di un istituto scolastico, frequentato dalla minore, la quale ha confessato il suo malessere al proprio insegnante di sostegno e unitamente al proprio preside ha inteso immediatamente denunciare la vicenda al comandante di stazione. La vicenda rappresenta un chiaro esempio positivo della perfetta sinergia tra minore, scuola e arma dei carabinieri che può essere presa a modello come “best practice” e il collante istituzionale nella Provincia di Reggio Calabria per il perseguimento di tali tipologie di reato difficili da far evidenziare e perseguire laddove di base non vi sia la fiducia nelle Istituzioni. 

L'attivazione del codice rosso

Infatti, venuti a conoscenza del reato il Nucleo operativo della compagnia, insieme al comandante di stazione competente, hanno attivato immediatamente la rete di supporto antiviolenza, realizzata dal comando provinciale dell’Arma di Reggio Calabria, in sintonia con le “linee guida” del protocollo operativo “Codide rosso”, stabilito dal Procuratore della Repubblica attuando le direttive sancite dalla Legge numero 69 del 2019 per la trattazione di casi di “violenza di genere”.

La fiducia è fondamentale

La reciproca fiducia emersa tra Istituzione scolastica e Arma dei Carabinieri nonchè l’attuazione di tali procedure esecutive ha consentito l’efficacia operativa nel perseguimento del reato, la salvaguardia della vittima non esposta ad ulteriori conseguenze e l’individuazione di elementi chiari per l’adozione tempestiva di un provvedimento cautelare emesso dall’autorità Ggiudiziaria.

Necessario sensibilizzare

Emerge, pertanto, da tale vicenda, quanto risulti indispensabile sensibilizzare i cittadini e la comunità nel suo insieme, nel fornire dettagli o segnali di allarme che maggiormente si evidenziano, utili alle forze dell’ordine per un tempestivo intervento risolutivo -come in questo caso -, evitando che tale fattispecie di reato possa essere portata ad ulteriori conseguenze di gran lunga più gravi e pericolose per l’incolumità della persona, con particolare riguardo alla presenza di minori. La tematica della violenza sui minori risulta ad oggi molto complessa e necessita dunque di essere affrontata non più solo come un’emergenza, ma con interventi, globali e di più ampio respiro, che vedano un necessario coordinamento tra le Istituzioni di diversi livelli, al fine di poter dare risposte sempre più efficaci, mettendo al centro i diritti delle vittime.

Il progetto nelle scuole

Solo sulla base di questa corretta sintonia istituzionale, è possibile favorire la prevenzione e la repressione di crimini, partendo proprio dai banchi di scuola ad educare gli adulti di domani. Nell’ambito di tale contesto, è stato attuato per l’anno scolastico 2019/2020 un progetto innovativo volto ad organizzare diversi incontri nell’ambito della Provincia presso gli Istituti scolastici, incentrati sul tema della “Formazione alla Cultura della Legalità”, di intesa tra il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, Giuseppe Battaglia e il coordinatore degli ispettori Usr Calabria Maurizio Piscitelli.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abusava di una bambina, lei denuncia e i carabinieri scoprono tutto: un arresto

ReggioToday è in caricamento