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Cronaca

L'accoglienza dei migranti non si faccia dentro le palestre

La presa di posizione di ’Usb-fds Reggio Calabria, il csc "Nuvola rossa" di Villa San Giovanni, l’Asd polisportiva "Elio Sozzi" e Potere al popolo

“Abbiamo sempre sostenuto che fare accoglienza significhi provvedere all’organizzazione di procedure e prassi in grado di fornire un’adeguata sistemazione a chi scappa da situazioni infernali e, dopo viaggi di morte e di speranza, cerca un po’ di tranquillità e serenità. Allo stesso tempo, riteniamo che vadano individuate situazioni adeguate, di concerto con le comunità ospitanti”. Cosi l’Usb-fds Reggio Calabria, il csc Nuvola Rossa – Villa San Giovanni, l’Asd polisportiva "Elio Sozzi" – Reggio Calabria e Potere al popolo – Reggio Calabria incalzano affinché si riveda il percorso di accoglienza per i migranti che sbarcano a Reggio.

“Negli anni in cui gli sbarchi a Reggio Calabria sono stati tanti, abbiamo denunciato più volte la gestione emergenziale e l’impreparazione delle istituzioni, a tutti i livelli, nel fronteggiare un fenomeno, quello migratorio, che richiede invece ragionamenti e interventi di carattere strutturale. Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini vergognose delle strutture di Archi, (come raccontano le foto scattate nel 2016 quando Reggio era in piena emergenza sbarchi e i migranti rimasero moltissimi mesi in quelle strutturagazzo si lava-2-2re senza l'adeguata accoglienza n.d.r.) dello Scatolone o del Boccioni, dove venivano ammassati esseri umani senza il rispetto delle condizioni minime di igiene, salubrità e, soprattutto, dignità per donne e uomini che speravano di aver finalmente trovato quella tranquillità che da tempo cercavano”.

"Allo stesso tempo, riteniamo che fosse e sia tutt’oggi improprio utilizzare per l’accoglienza strutture che hanno una vocazione e una destinazione d’uso ben diversi, come quelle sportive. Le palestre non nascono e non si prestano a ospitare flussi di persone il cui passaggio sul nostro territorio non è certo più un fatto sporadico e imprevedibile. L’accoglienza va fatta in altri luoghi che andrebbero reperiti per tempo, con una programmazione politica e organizzativa attenta, in grado di curare i dettagli e fornire risposte adeguate ad una questione che non può più essere bollata come emergenziale”.

“Riteniamo inaccettabile - concludono - questo modo di agire da parte delle istituzioni. Chiediamo che chi di competenza si pronunci sull’accaduto e sollecitiamo chi ricopre incarichi di governo e di amministrazione della città ad attivarsi immediatamente per trovare una soluzione rapida e alternativa”.

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