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Il caso

Nullo il tributo chiesto a un proprietario dal consorzio di bonifica basso jonio reggino

Adiconsum provinciale informa che il ricorso dell'interessato è stato accolto perché l'ente non aveva effettuato interventi conservativi o migliorativi

Il consorzio di bonifica del basso Jonio reggino non può chiedere contributi ai proprietari dei terreni se non effettua interventi conservativi che giustifichino il pagamento. E' in sintesi questa la motivazione dell'accoglimento di un ricorso contro il consorzio, di cui informa l'Adiconsum provinciale di Reggio.

Sull’annosa questione delle notifiche effettuate dal Consorzio di bonifica del basso Jonio reggino (ma anche gli altri Consorzi di bonifica della Regione Calabria) si è pronunciata la commissione tributaria provinciale, che ha accolto il ricorso di Antonino Sgrò. Motivato da una questione di principio, Sgrò si era opposto al pagamento di € 85,88 notificatogli dalla So.Ge.T. quale contributo di bonifica relativo all’annualità 2017. Con la sentenza n. 4345/2021 la commissione ha accolto il ricorso dell’interessato motivando tale accoglimento per la nullità del tributo, dovuta a mancati interventi conservativi o migliorativi sulla proprietà di Sgrò. 

Si legge in una nota di Adiconsum provinciale, presieduta da Saverio Vespia: “Il ricorso del signor Sgrò è motivato e dimostrato proprio dai mancati interventi sui terreni di proprietà del ricorrente. E’ infatti cosa risaputa che il consorzio di bonifica del basso Jonio reggino si è da molto tempo arrogato il diritto di esercitare illecitamente la funzione di esattore fiscale che non tiene nel minimo conto delle effettive ricadute sui terreni dei soggetti che rientrano nella sua giurisdizione". In sostanza, dice Vespia, l’invio delle richieste di pagamento dei tributi avviene a prescindere dai lavori ("pochi e inefficienti") effettuati nel territorio di competenza, ma avviene per tutti i proprietari dei terreni a prescindere dai lavori effettuati e anche non tenendo conto dell’effettivo titolo di proprietà dei soggetti ai quali viene notificato il tributo quando i terreni sono stati oggetto di esproprio da parte del comune o da parte di altri soggetti. Inoltre, la notifica del tributo, nel caso di multiproprietà (ad esempio gli eredi) viene effettuata ad un solo soggetto con le conseguenti liti che nascono tra i comproprietari.

“Pertanto – concludono dall’associazione – sulla base di quanto sancito dalla Corte Costituzionale, nei Consorzi di bonifica se è vero che deve identificarsi un vero e proprio potere impositivo del consorzo nei confronti dei consorziati sulla legittima inclusione del bene immobile nel comprensorio di bonifica e del beneficio che deriva all'immobile dall'attività di bonifica, è altresì vero che per legittimare l’imposizione fiscale deve sussistere il beneficio per il consorziato-contribuente”.

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