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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il progetto

Minori e famiglie, allarme Agape: "Serve piano regionale per l’infanzia e l’adolescenza"

La rete “Con i minori e le famiglie” chiede alla Regione Calabria un incontro con il terzo settore e di avviare una cabina di regia congiunta

Per non perdere i finanziamenti per il welfare serve un rinnovato impegno di regione, enti locali e terzo settore. La rete “Con i minori e le famiglie” chiede alla Regione Calabria la elaborazione di un piano regionale per l’infanzia e l’adolescenza, che sia frutto di un lavoro congiunto tra la Regione e il terzo settore, e che, "sulla traccia del piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza recentemente firmato dal Presidente della Repubblica, ne contestualizzi i contenuti sulla base degli effettivi bisogni e dello stato delle cose nella nostra regione".

Le linee guida del piano nazionale dicono che deve esserci profonda sinergia e integrazione tra gli ambiti di intervento: ovvero suggerisce di predisporre strumenti di attuazione che sappiano intersecare gli obiettivi e le linee di azione, affinché l’intervento sia basato sul principio di complementarietà e non per aree separate e indipendenti.

“Crediamo che sia necessario e urgente - si legge in una nota dell’Agape - un confronto tra terzo settore e Regione sulla immediata attivazione di una cabina di regia congiunta, poiché ci sono i fondi Pnrr che assolutamente vanno veicolati con cognizione di causa e con estrema attenzione alla generazione di un impatto importante, nel rispetto delle succitate linee guida nazionali, e però nella loro declinazione coerente con la situazione regionale e, nella regione, dei vari contesti territoriali, che a volte mostrano differenze e specificità sia in termini di bisogni che di pratiche attive e opportunità”.

Per i vertici di Agape: “È un confronto già avviato, sia con gli assessorati che con il presidente Occhiuto, ma che ora deve generare strumenti operativi efficaci e partecipati da quelle realtà associative e dalle reti che possono dare un contributo e che devono essere coinvolte in una modalità che non sia di mero ascolto, ma di co-programmazione e nel riconoscimento delle buone pratiche esistenti, anche in ottica di potenziamento e diffusione di quelle che sono empiricamente valutabili come efficaci e rispondenti alle linee guida nazionali”.

“Siamo convinti - si legge ancora - che sia profondamente sbagliato relegare il Terzo Settore nel ruolo di sostituzione del settore pubblico, laddove questo sia assente o deficitario. Senza esimerci da tale compito, auspichiamo però che il principio guida sia quello della sussidiarietà: Terzo Settore e Istituzioni che siano entrambi forti e presenti; più forti e più presenti proprio grazie all’affiancamento, alla complementarietà".

“Le istituzioni e le politiche pubbliche devono - questa l’idea di Agape . secondo noi (ma in realtà secondo le linee guida nazionali), essere assolutamente permeabili dalle istanze portate dalle reti associative. Devono esserlo a livello regionale, e devono esserlo negli Ambiti Territoriali. È, ora più che mai, fondamentale che gli ATS vedano il Terzo Settore non solo e non tanto come opportunità di veicolazione di voucher minori o di questo o quel bando; ma come alleato che da un lato partecipa alla progettazione sociale territoriale, dall’altro si propone come soggetto che rende attuabili le progettazioni”.

Per Agape, poi, "È necessaria una cabina di progettazione partecipata tra Regione e reti di terzo settore, che elabori un piano regionale per l’infanzia e l’adolescenza che sia volano per generare e disseminare la Calabria di interventi innovativi, efficaci, sostenuti da fondi adeguati e soprattutto con un sistema di monitoraggio severo e attento sulla qualità e sull’impatto sociale”.

Su questo tema si svolgerà giovedì 17 marzo alle ore 17,30 un webinar che vedrà la partecipazione del sottosegretario di stato Dalila Nesci, la vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi, il presidente della fondazione zancan Tiziano  Vecchiato, il portavoce del forum regionale del terzo settore Luciano Squillaci, il ricercatore dell'unical Giorgio Marcello, il presidente regionale del Forum delle associazioni familiari Claudio Venditti, Giuseppe Marino coordinatore regionale delle camere minorili, Angelo Serio associazione Gianfrancesco Serio di scalea, Mario Nasone di Agape, Carla Sorgiovanni portavoce rete con i minori e le famiglie.

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