Ancora un'aggressione dentro il carcere di Arghillà, l'allarme del Sinappe
A denunciare quanto accaduto è stato il segretario provinciale del sindacato, un detenuto avrebbe colpito un agente della penitenziaria, giudicato guaribile in sette giorni, con il piede di un tavolo
“Ancora una volta ci troviamo a riferire di un’aggressione posta in essere nei confronti di un agente di polizia penitenziaria, da parte di un detenuto”. A denunciarlo è il segretario provinciale del Sinappe Antonio Calzone, in servizio proprio presso il penitenziario reggino.
“Durante il rientro pomeridiano dei detenuti dai cortili passeggi, verso le ore 15.15 di ieri - spiega il sindacalista in una nota - un detenuto di nazionalità italiana, brandendo tra le mani la gamba del tavolo, in dotazione alla propria camera di pernotto, che poco prima aveva divelto, senza alcun motivo apparente, si è scagliato contro l’agente di turno, colpendolo con violenza e ripetutamente in diverse parti del corpo”.
“Dato immediatamente l’allarme - continua Calzone - grazie all'ausilio ed alla professionalità del personale intervenuto, è stato ripristinato l'ordine e la sicurezza all'interno dell'istituto di Arghillà, purtroppo non nuovo a questi avvenimenti, soprattutto a causa della grave carenza organica che costringe a lavorare in condizioni precarie".
"All'agente aggredito - continua Calzone - accompagnato presso il pronto soccorso di Reggio Calabria, gli sono state riscontrate contusioni ed escoriazioni guaribili in 7 giorni”.