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Venerdì, 19 Aprile 2024
La solidarietà

Allarme dei servizi: "Vogliono far saltare Gratteri", la solidarietà dalla politica

Rinforzata subito la scorta del magistrato reggino, assegnata anche alla moglie e ai figli

I clan della 'ndrangheta calabrese vogliono fare saltare in aria il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. E' quanto scrive Il Fatto Quotidiano riferendo di una segnalazione proveniente dai servizi segreti di un Paese straniero. Sulla vicenda indaga la Procura di Salerno che ha aperto un fascicolo. Rinforzata subito la scorta del magistrato reggino e anche la moglie ed i figli, che studiano fuori la Calabria, sono stati messi sotto scorta. 

Solidarietà al magistrato, che solo mercoledì era stato bocciato dal Csm per la nomina a procuratore nazionale antimafia, è arrivata da tutto il mondo politico e istituzionale, non solo calabrese. 

Così ecco che il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto sceglie Twitter per far giungere la sua solidarietà a Gratteri e scrive: "Quanto riportato dal Fatto Quotidiano è grave e inquietante. Fa bene il Copasir a voler approfondire. Al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, la solidarietà della giunta che ho l'onore di guidare. La Regione Calabria è al suo fianco nella lotta contro la ndrangheta".

Anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in una nota ufficiale, afferma: “Sicuro che non si stia trascurando nulla per garantirgli la massima protezione, esprimo la solidarietà mia e dell’Istituzione che rappresento ad un uno dei maggiori protagonisti del contrasto alla criminalità organizzata”.

"Le notizie riportate dalla stampa e non smentite dal procuratore Nicola Gratteri sono di una gravità inaudita e dimostrano, - afferma  il commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno ancora una volta, di come la ‘ndrangheta sia sempre pericolosissima. Un tentativo di alzare il tiro e colpire il più prestigioso paladino alla lotta contro le mafie. La valenza del procuratore Gratteri è ormai riconosciuta in tutto il mondo per le sue coraggiose battaglie nei confronti dei clan e del traffico internazionale di stupefacenti. Sin dai primi anni, appena superato l’esame per essere immesso in magistratura, ha dato la sua vita per combattere, senza se e senza ma, la criminalità organizzata e qualsiasi altra condotta illecita, venendo a scoprire intrecci impensabili. Una vita blindata che ha accettato con spirito di sacrificio avendo nel profondo del suo cuore questa indispensabile lotta, anche a livello internazionale, per la liberazione della Calabria e dell’intero mondo da un sistema di lobby di potere e di controllo illecito del territorio. Le importanti indagini, portate avanti con coraggio e dedizione, hanno, nel tempo, consentito di scoprire situazioni incredibili che hanno dimostrato di come le mafie si siano integrate con pezzi dello Stato e della politica.

A Nicola Gratteri il più ampio sostegno, la più sentita solidarietà, il più pieno appoggi che non possono, però, limitarsi a sole affermazioni di rito, ma devono, invece, declinare poi in fatti concreti. La politica tutta deve interrogarsi su cosa stia succedendo e fornire al procuratore Gratteri tutti quegli strumenti necessari per poter portare avanti una battaglia di civiltà e giustizia che non può, assolutamente, arretrare di un solo millimetro. La Lega ha sempre lottato per la legalità, è stata sempre accanto ai magistrati valorosi, ha sempre sostenuto coloro che hanno a cuore la liberazione della Nazione da condizionamenti criminali, lasciando agli altri i proclami sterili e senza costrutto. Sarà, pertanto, sempre accanto a Nicola Gratteri nella battaglia che sta portando avanti e che sono indispensabili per la Calabria e per l’Italia intera".  

Il Partito Democratico della Calabria esprime la propria vicinanza al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, dopo la diffusione di notizie in ordine ad un possibile attentato a suo danno. "Il Procuratore Gratteri senta la vicinanza di tutta la comunità calabrese, per la quale si è speso senza sosta negli ultimi anni, delle Istituzioni e della politica che sono al suo fianco anche in questo difficile momento. Siano svolti tutti gli opportuni approfondimenti – la posizione del Pd della Calabria – e si mettano in atto tutte le necessarie precauzioni. Per il resto siamo certi che Gratteri proseguirà, come sempre ha fatto, il suo indispensabile lavoro per la Calabria e per il Paese".

Per i parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle Auddino, Orrico e Tucci: "La mancata nomina del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a procuratore nazionale antimafia è senza ombra di dubbio un’occasione persa non solo per la Calabria ma per l’intero Paese.

Gratteri è sicuramente uno tra i più validi magistrati antimafia che l’Italia abbia avuto ed attualmente il punto di riferimento nella lotta alla criminalità organizzata. Il suo instancabile e coraggioso impegno al servizio dello Stato ha prodotto risultati eccezionali nella lotta alla ‘ndrangheta: enormi quantitativi di stupefacenti sequestrati e arresti che hanno portato a considerevoli condanne.

Un lavoro importante che si sta rivelando prezioso per il futuro della Calabria e per la lotta nazionale alle mafie. Ecco perché Gratteri meritava di salire alla guida della DNA; francamente la decisione del Csm in merito alla sua mancata nomina ci appare alquanto incomprensibile. La nomina di Gratteri era una scelta così logica e di buon
senso da sembrare quasi scontata; ci dispiace dover constatare come l’organo di autogoverno della magistratura abbia evidentemente fatto considerazioni diverse optando per una scelta differente che sinceramente non comprendiamo”.

Anche il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli esprime vicinanza: "Le misure di rafforzamento a tutela della sua incolumità e la relativa attività del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, finalizzate ad ottenere tutte le informazioni disponibili sul progetto di attentato al procuratore di Catanzaro, sono il segno tangibile della presenza costante dello Stato, fondamentale alla tutela del Procuratore e anche alla libertà di tutti i calabresi, che hanno la necessità di sentire vicine le Istituzioni in una terra in cui hanno scelto di vivere e lavorare".

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