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Cronaca

Osservatorio disagio abitativo, il Comune trascura la politica degli alloggi popolari

La denuncia dell'associazione dopo l'incontro, saltato ieri, e convocato dal dirigente del settore alloggi Erp, Daniele Piccione, presso il comando della polizia municipale

"Questa Amministrazione comunale continua a non occuparsi della politica degli alloggi popolari, negando il diritto alla casa alle famiglie a reddito basso". Lo dichiara l'Osservatorio sul disagio abitativo dopo l'incontro, saltato ieri, convocato dal dirigente del settore alloggi Erp, Daniele Piccione, presso il comando della polizia municipale. 

La riunione aveva lo scopo di mettere intorno ad uno stesso tavolo, per la prima volta dopo molteplici sollecitazioni, il settore ERP, le associazioni, i movimenti, le famiglie, ed i settori della Polizia municipale e della manutenzione degli alloggi, che sono funzionali per la politica degli alloggi popolari.

"L’incontro - afferma l'Osservatorio - non si è tenuto, perché il dirigente Piccione ha avuto altri impegni. Ma questa è solo l’ultima di una serie di azioni che per  i cinque anni dell’attuale consiliatura  hanno messo in evidenza una chiara e precisa volontà politica di non garantire il diritto all’alloggio popolare. L’Amministrazione Falcomatà in cinque anni ha affidato l’incarico di assessore del settore edilizia residenziale pubblica solo per sette mesi, lasciandolo vacante per quattro anni e mezzo". 

"Un settore - spiega l'Osservatorio sul disagio abitativo - dal quale dipende il diritto fondamentale alla casa per le famiglie più deboli non può essere lasciato senza un assessore. Difatti storicamente il comune di Reggio Calabria ha sempre avuto un assessore per questo settore. La scelta di evitare la costituzione di un assessorato ed affidare la semplice  delega ad un consigliere comunale, cosa del tutto insufficiente per governare politicamente un settore di questo livello, fa comprendere bene lo scarso interesse per il settore. Non solo non  è stato costituito un assessorato, ma anche per la  dirigenza l’Amministrazione non ha garantito le condizioni minime di lavoro necessarie".   

In cinque anni i dirigenti nominati per il settore Edilizia residenziale pubblica sono stati sei: Nucera, Stracuzza, Romano, Pulella, Cristiano e Piccione. "All’elevata frequenza nel cambio dei dirigenti, si è accompagnata l’assegnazione a ciascuno di loro di una mole di altri incarichi ritenuti più importanti dall’Amministrazione, per cui il settore Erp è stato costantemente trascurato anche dalla dirigenza.

Il dirigente Piccione oggi in carica è stato nominato con decreto sindacale n. 62 del 28 settembre 2018 affidandogli i settori patrimonio, Erp e beni confiscati. Pochi mesi dopo gli veniva assegnata  anche la dirigenza della macrostruttura “Partecipate”  e dopo tre mesi anche il settore Ambiente. E’ chiaro che il dirigente Piccione dovendo seguire i settori partecipate e ambiente, considerati dall’Amministrazione di gran lunga più importanti rispetto al quello degli alloggi, ha dedicato e dedica pochissimo tempo all’Edilizia residenziale pubblica".  

Nel mese di ottobre 2018, quando si è insediato, il dottor Piccione "aveva dichiarato alle associazioni e movimenti che per reperire gli alloggi da assegnare, secondo quanto previsto dalla normativa vigente,  avrebbe concluso entro aprile 2019  le operazioni di verifica sulla permanenza di tutti i requisiti degli assegnatari dell’intero patrimonio erp (7000 alloggi). Ma fino ad oggi  non ha concluso nemmeno la verifica di uno solo  dei cinque requisiti previsti e le sue azioni non sono coordinate con quelle del consigliere comunale delegato. L’inefficienza del settore è tale che i pochi alloggi Erp che vengono liberati e ritornano nella disponibilità del Comune non vengono assegnati e quindi dopo qualche settimana vengono occupati senza titolo. Perfino una parte consistente degli alloggi confiscati disponibili non vengono assegnati e sono lasciati vuoti".  

Secondo l'Osservatorio sul disagio abitativo "l’alibi sbandierato dall’Amministrazione comunale e dallo stesso dirigente Piccione per l’inefficienza del settore ed in particolare per l’assenza di assegnazioni è quello della mancanza di personale. E’ vero che negli ultimi mesi una parte dei funzionari del settore sono andati in pensione, ma la mancanza di personale è  una scusa, perché il settore funzionava ugualmente male anche prima dei pensionamenti. La mancanza di personale è anche un indice della poca cura che ha ricevuto il settore. Ma è comunque un alibi perché il settore dovrebbe funzionare  con l’apporto diretto del personale di altri settori comunali: la polizia municipale, la società Hermes, i lavori pubblici e l’ufficio legale".

"D’altra parte, la mancanza di personale per il dirigente Piccione non è stato di alcun impedimento per sviluppare in ogni aspetto il programma di vendita di 229 alloggi comunali, che è stato inserito nel bilancio triennale 2019-21 e che  servirà  per fare cassa e coprire in parte il buco di bilancio. Per l’operazione di vendita alloggi, che risponde all’interesse dell’Amministrazione, si è provveduto anche ad unire intorno al settore Erp tutti i settori comunali necessari, mentre questa stessa  operazione non si riesce ad effettuarla per portare avanti le verifiche e le assegnazioni degli alloggi. Anche le entrate dai canoni di locazione, dell’ordine di circa 700.000 euro ogni anno, vengono accantonati dal Comune, forse per qualche operazione di bilancio, e quindi non vengono utilizzati come si dovrebbe per la manutenzione degli alloggi".

Infine conclude l'Osservatorio sul disagio abitativo "il patrimonio degli alloggi, che dovrebbe garantire il diritto alla casa alle famiglie con reddito basso, viene invece utilizzato come “bancomat” per le sofferenze del bilancio. Con questo orientamento, l’Amministrazione Falcomatà, in cinque anni, ha messo da parte il diritto alla casa. Ha ignorato completamente le mille famiglie vincitrici del bando 2005 che da 14 anni attendono l’assegnazione di un alloggio. A loro sono stati assegnati solo otto alloggi. Ha ignorato  le  340  famiglie in emergenza abitativa, ma anche le famiglie assegnatarie  che da anni chiedono  un cambio alloggio e quelle che chiedono interventi urgenti di manutenzione". 

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