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Cronaca

Alloggi popolari, sfrattata tenta il suicidio: l'appello di Un Mondo di Mondi

Il portavoce dell'associazione Giacomo Marino si rivolge all'amministrazione comunale affinchè acceleri le pratiche per l'assegnazione della casa alla famiglia della signora Ferraro. Il 10 gennaio sarà sfrattata per morosità incolpevole

Arriva l’appello denuncia da parte di Giacomo Marino, portavoce di Un Mondo Di Mondi, che da tempo si batte, insieme ad altre associazioni, perché venga finalmente sbloccata l’assegnazione degli alloggi popolari da  parte del Comune.

Molte, infatti, in città le famiglie indigenti che attendono l’assegnazione di una casa. Tra questi, il caso della signora Ferraro che, il prossimo 10 gennaio, fa sapere Marino "sarà sfrattata per morosità incolpevole dall’appartamento in cui attualmente risiede".

“Un  mese fa la signora  - prosegue il portavoce - ha tentato il suicidio durante le operazioni di esecutività dello sfratto poi rinviato.  Ad evitare il peggio, è stato l'intervento delle forze dell'ordine. Il Comune è a conoscenza del caso, sia per le numerose richieste presentate, sia  per la presenza dei suoi funzionari nei diversi accessi allo sfratto dei mesi scorsi”.

Purtroppo, spiega ancora Marino, “fino ad oggi il Comune non ha assegnato un alloggio adeguato, nonostante la signora e suo  figlio siano entrambi invalidi. Questa famiglia non ha un reddito sufficiente per affrontare un affitto sul mercato e pertanto senza alternative dignitose, finirebbe per strada”.

L’amministrazione, pare però abbia proposto nei mesi scorsi alla famiglia un alloggio dove trasferirsi, peccato che, spiega Marino: “L'appartamento aveva le stanze collocate su due piani, collegati da una scala pericolante. La signora, data  la condizione di invalidità sua e del figlio,  ha rifiutato quest’alloggio, chiedendo l’assegnazione di un alloggio a norma".

"Il dirigente Piccione, allora in carica, si era impegnato a reperire ed assegnare un alloggio adeguato alla situazione familiare. L’associazione -spiega Marino- ha seguito l’intero iter dello sfratto e  ha provveduto ad inviare il provvedimento di sfratto previsto per il prossimo 10 gennaio,  ha sollecitato il settore Erp, la nuova dirigente del settore, Fedora Squillaci, ed il consigliere delegato Giuseppe Sera”.

“Fino ad oggi purtroppo non c’è stata alcuna risposta concreta. Il consigliere delegato Sera, ha assicurato telefonicamente che avrebbe parlato del caso alla nuova dirigente Squillaci, per garantire l’assegnazione dell’alloggio, evitando che la signora e suo figlio vadano a finire su un marciapiede o presso una comunità di accoglienza".

"Dal settore Erp ci è stato riferito che il provvedimento dovrebbe passare dalla commissione emergenza abitativa presieduta dalla dottoressa Porcino e costituita ai sensi del regolamento comunale approvato il 25 gennaio 2018. La commissione si è insediata un mese fa e quindi, già dal mese di dicembre  il settore Erp avrebbe dovuto documentare lo sfratto esecutivo  di questa famiglia, che è un caso di grave emergenza abitativa previsto dall’articolo 31 della LR 32/1996, in modo da decidere e garantire prima dell’esecuzione dello sfratto l’assegnazione dell’alloggio di concerto con la stessa dirigente del settore”. 

“Se la Commissione non dovesse operare in modo tempestivo - prosegue il portavoce di Un Mondo di Mondi- per i casi di grave emergenza abitativa,  come appunto gli sfratti esecutivi, a cosa può  servire averla costituita? Per quanto riguarda gli alloggi disponibili, in realtà non mancherebbero sia  gli alloggi confiscati che gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Tanti sono gli alloggi confiscati che il Comune da tempo lascia vuoti, in quanto non provvede ad assegnarli  come dovrebbe alle famiglie che ne hanno diritto. Alcuni sono stati persino occupati senza titolo".

"Per quanto riguarda gli alloggi popolari, il 13 dicembre scorso, in un incontro tenutosi presso il comando dei vigili urbani sulla questione, il comandante Zucco ha dichiarato che dalle attività delle verifiche realizzate  sono stati individuati 14 alloggi liberi. Ci chiediamo quali provvedimenti siano stati presi per garantire la loro riassegnazione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente". 

La data del 10 gennaio è ormai prossima. Marino e l'associazione chiedono "che la neo dirigente Squillaci, il sindaco Falcomatà e la presidente della  commissione emergenza abitativa Porcino assegnino  in modo celere un alloggio alla famiglia Ferraro, per prevenire l'aggravarsi di una situazione familiare già drammatica".
 

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