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Venerdì, 29 Marzo 2024
Emergenza abitativa

Alloggi, rigettata richiesta della famiglia sesta in graduatoria

Oggi in piazza le associazioni che lottano insieme agli aventi diritti contestano la lettera della dirigente Erp ad interim, secondo cui si possono assegnare solo 5 case

Non si ferma nel 2023 la battaglia degli aventi diritto agli alloggi comunali. Stamattina in piazza Italia si è svolta l'ennesima protesta organizzata dall'osservatorio sul disagio abitativo, nella quale è stata ribadita la contestazione al Comune di non aver assegnato le case ai vincitori della graduatoria del bando ordinario 2019, nonostante una delibera di giunta regionale e due sentenze del Tar. E adesso rendono noto che dall'ufficio Erp comunale commissariato è stata inviata una lettera alla famiglia che si trova in sesta posizione della graduatoria, rigettando la sua richiesta perché la delibera regionale sull'emergenza abitativa prevederebbe l'assegnazione di sole 5 unità. Ma secondo le associazioni che hanno manifestato questa mattina in piazza, nessun limite numerico è previsto nella citata delibera.

"Il Comune - sottolineano dall'osservatorio - che dovrebbe garantire il diritto fondamentale alla casa a chi ne ha bisogno, soprattutto in questo momento di grave crisi,  continua a negare questo diritto in modo sistematico producendo motivazioni non corrispondenti alla normativa vigente. E’ evidente - aggiungono - che la negazione  della politica di assegnazione degli alloggi erp, pur essendo tale politica  regolata da una normativa nazionale e regionale ancora  vigenti,  è diventata un sistema a tutti gli effetti".

Ricostruendo nuovamente la vicenda, l'osservatorio e le associazioni che si battono per i diritti degli assegnatari (Un Mondo Di Mondi; Csoa Angelina  Cartella; Reggio Non Tace; Ancadic; Società dei Territorialisti/e Onlus), ricordano la delibera della giunta regionale di autorizzazione sull’emergenza abitativa del 15 novembre 2022 e le due sentenze di commissariamento del settore Erp emesse dal  Tar il  27 e 28 dicembre 2022 e confutano le motivazioni addotte dal Comune per la mancata assegnazione. 

Si legge in una nota: "Dopo la motivazione diffusa sui media  dall’assessore Erp Gangemi secondo la quale per le assegnazioni di emergenza abitativa sarebbe necessario rivolgersi alla commissione provinciale  alloggi, negli ultimi giorni, forse considerando insostenibile questa tesi, si è passati ad una seconda  motivazione per limitare le assegnazioni e scoraggiare i vincitori delle graduatorie. La  dirigente Erp ad interim, nominata pochi giorni fa, ha trasmesso  una lettera alla famiglia che ricopre la sesta posizione nella graduatoria definitiva di emergenza abitativa (il cui ricorso al Tar ha prodotto una delle sentenze di Commissariamento del settore Erp) dichiarando di rigettare la richiesta di  assegnazione  di questa famiglia in quanto la giunta regionale con la delibera nr 578 del 15 novembre scorso avrebbe fissato 5 come  numero massimo di assegnazioni possibili. Ma in realtà con la suddetta delibera, in applicazione del primo comma dell’articolo 31 della LR 32/1996, si fissa  la percentuale del 25%  di alloggi da destinare all’emergenza abitativa tra quelli disponibili all’assegnazione". Non è dunque previsto nessun numero massimo di assegnazioni, perchè la legge regionale non lo prevede. 

Spiegano le associazioni: "La delibera indica in 5 il  numero massimo  di alloggi da assegnare nell’immediato  quale  25% dei 18 alloggi immediatamente disponibili indicati dal Comune . Ma a questo primo numero dovrà seguire il numero 10 quale 25% dei 39 alloggi Aterp anche questi disponibili all’assegnazione e indicati dal Comune. Dopo questo secondo numero di alloggi ne dovranno seguire  altri  per l’assegnazione, in riferimento agli alloggi che si renderanno disponibili. Inoltre c’è da ricordare che  il 75%  degli alloggi disponibili non assegnati all’emergenza abitativa vanno assegnati ai vincitori dei bandi ordinari". 

La famiglia interessata ha reagito alla lettera della dirigente Erp attraverso l’avvocato Francesco Nucara. Grazie al lavoro del legale, oltre alle due sentenze del Tar e la mobilitazione dal basso delle associazioni con gli aventi dritto "il sistema della negazione delle assegnazioni ha incontrato  sulla sua strada  degli ostacoli seri". Si conclude la nota: "Invitiamo ancora una volta  le famiglie  vincitrici  delle graduatorie comunali  di emergenza abitativa e dei bandi ordinari  a prendere parte attiva e diretta   in questa battaglia per il pieno  ripristino della politica di assegnazione  degli alloggi popolari e del diritto alla casa". 

  

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